A partire dal 19 aprile prossimo, fino al 24 giugno di quest’anno, Torino sarà invasa da milioni di pellegrini per l’eccezionale ostensione della sacra Sindone. Il “sindon”, che in greco indica un “ampio tessuto di pregio”, è una lunga stoffa di lino sul quale è visibile l’immagine di un uomo che porta i segni della crocifissione; la tradizione cristiana da secoli identifica la sacra Sindone come il sudario che ha avvolto il corpo di Cristo nel sepolcro nei tre giorni precedenti la sua resurrezione.
La tela è custodita nel Duomo di Torino dal 1578, vale a dire da quando il Duca Emanuele Filiberto di Savoia – al tempo, il legittimo proprietario – spostò la capitale sabauda dalla città francese Chambéry al capoluogo piemontese. La Sindone divenne proprietà della Chiesa Cattolica solo nel 1983 in seguito alla morte dell’ultimo Re d’Italia, Umberto II, che nel suo testamento espresse la volontà di lasciare il sacro lino in eredità a Papa Giovanni Paolo II. Durante l’ostensione del 2010 – iniziata il 10 aprile e terminata il 23 maggio – hanno visitato il Duomo torinese oltre 1 milione e 700 mila pellegrini
In attesa dell’ondata di turisti e fedeli che si riverseranno nella città sabauda dal prossimo 19 aprile, questa mattina si è riunito in Questura il Comitato per l’ordine cittadino per approntare il maxi dispositivo di sicurezza che verrà allestito intorno al Duomo. Durante tutta la durata dell’ostensione, cinquecento agenti al giorno vigileranno sui pellegrini in visita al sacro velo; verranno inoltre istallati, su tutte e otto le porte di accesso al Duomo, dei metal detector e i tunnel radiogeni per il controllo accurato di zaini e bagagli.
Dopo i tragici fatti accaduti al Tribunale di Milano, ha illustrato alla stampa il Prefetto di Torino, Paola Basilone, era necessario dare una risposta decisa alle preoccupazioni e all’allarmismo. “Nulla – ha spiegato – sarà lasciato al caso. La macchina organizzativa è frutto di un lavoro sinergico, a cui hanno partecipato le varie componenti istituzionali. Nonostante il clima generale, ci aspettiamo che tutto avvenga nel migliore dei modi e che l’evento si svolga con serenità”.
“La sorveglianza – ha aggiunto il questore di Torino, Salvatore Longo – inizierà quando i pellegrini scenderanno dai pullman, in corso San Maurizio, fino alla fine del programma. Tutti gli oggetti che non potranno portare con loro, gli stessi vietati in aeroporto, saranno messi da parte e riconsegnati all’uscita”. Ai visitatori che si recheranno nella città sabauda per l’Ostensione, le forze di sicurezza chiedono la massima collaborazione: “I pellegrini si sentiranno sicuri perché vedranno attorno a loro tante forze dell’ordine – ha aggiunto il Comandante provinciale dei Carabinieri, Arturo Guarino – li invitiamo comunque a portare pochi oggetti negli zaini”.