La comunità cristiana in Egitto si prepara a celebrare il Natale “con apprensione”, considerati i diversi attentati, “ma speriamo non sia un Natale di paura”. E' quanto afferma il Nunzio apostolico in Egitto, monsignor Bruno Musarò. Dopo gli ultimi attentati contro i cristiani, “il governo ha rafforzato le misure di sicurezza davanti a tutti i siti sensibili, non facendo distinzione tra le chiese”, ortodosse e cattoliche. La scorsa Domenica delle Palme infatti, due attentati dinamitardi hanno colpito due chiese a Tanta, a nord de Il Carito e ad Alessandria. davanti alla cattedrale di San Marco. Il presule, inoltre, riferisce che negli ultimi mesi la stessa Nunziatura ha visto un raddoppio del personale addetto alla sicurezza, come tutte le ambasciate.
Dalla visita del Papa nuove speranze
Ricorda poi la visita di Papa Francesco, avvenuta nell'aprile del 2017, sottolineando i frutti di pace e fratellanza che ha lasciato. “È stata una benedizione per questo Paese, il Pontefice ha colpito per la sua semplicità e vicinanza, ancora tutti ne parlano. Anche il dialogo interreligioso ne ha guadagnato”. E questo dialogo tra religioni nel Paese potrebbe, secondo il Nunzio, trovare nuovo impulso dalla ripresa dei pellegrinaggi a partire dal 2018. “In questi siti legati al passaggio della Sacra Famiglia c'è un grande afflusso non solo di cristiani ma anche di musulmani e l'arrivo di pellegrini dall'estero aiuterà senz'altro il dialogo”.
Il vescovo copto ortodosso: “Non abbiamo paura”
Di recente, in un'intervista rilasciata al Sir, Yolios, il vescovo copto ortodosso del Cairo vecchio, ha affermato: “I cristiani non hanno paura della morte. Anzi, dopo i recenti attentati il numero dei cristiani è aumentato. Speriamo che sia un Natale di pace e amore“. Il suo augurio per tutti i cristiani del Medio Oriente è stato: “Invito i cristiani a essere pazienti e coraggiosi. Perché il Signore ci sorregge e ci aiuta a superare tutte le difficoltà”.