Sos Tigrai. Dramma silenzioso nel Corno d’Africa. La guerra nel Tigrai supera i confini della provincia dell’Etiopia settentrionale. E, riferisce l’agenzia missionaria vaticana Fides, si estende ad altre regioni del Paese. Accrescendo la tragedia delle popolazioni civili.
Emergenza Tigrai
Grido d’allarme dell’Onu per la crisi umanitaria in Tigrai. Dove arriva solo una frazione degli aiuti umanitari. Necessari per soddisfare le crescenti esigenze. E la situazione è sempre più imprevedibile e volatile. Intanto continua il movimento delle forze del Tigrai. Nelle regioni abitate dagli Amhara e dagli Afar. Oltre 2,4 milioni di persone hanno bisogno di soccorso. Tra malnutrizione e carenza d’acqua. Il conflitto sta entrando in una fase ancora più dura. L’Etiopia vive la fase più drammatica della sua storia recente. Sono in azione i droni iraniani che bombardano le truppe tigrine. Le
Appoggi internazionali
Le autorità centrali armano i civili. E i tigrini devono far fronte a diverse milizie. Il premier etiope Abiy Ahmed cerca appoggi internazionali. Anche per risolvere le dispute con il vicino Sudan. Il leader turco Recep Tayyip Erdogan si è offerto di mediare. Durante la sua visita in Turchia, Abiy ha ottenuto l’impegno turco per una soluzione al conflitto tigrino. E alla disputa con il Sudan. Ad Ankara è stato anche firmato un accordo militare.