Testimonianza palestinese di fedeltà al Vangelo

Logo Interris - DROGA IN PALESTINA, L'ALLARME DI CARITAS JERUSALEM: "FENOMENO SEMPRE PIU' DEVASTANTE"

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Nel giugno 2014, Margaret Karram ha fatto parte della delegazione cristiana presente alla preghiera di “invocazione per la pace. Condivisa nei Giardini vaticani da Papa Francesco insieme al Patriarca ecumenico Bartolomeo I. Al presidente israeliano Shimon Peres. E al presidente palestinese Abu Mazen. Dopo quell’incontro, è ricominciata la guerra nella Striscia di Gaza, ricostruisce Fides. “Ho capito”, ha raccontato Margaret, ricordando quel tempo “che il cuore degli uomini lo può cambiare solo Dio. Dobbiamo continuare a invocare la pace a Dio. Come gli alberi d’ulivo che abbiamo piantato quel giorno, che la pace metta radici e si possano vedere i frutti”. 

Radice palestinese

Margaret Karram, palestinese di Galilea, eletta presidente dei Focolari. Succede alla fondatrice Chiara Lubich e a Maria Voce, in carica per 12 anni. 58 anni, araba, cristiana-cattolica, nata ad Haifa e laureata in ebraismo a Los Angeles. “Sono nata ad Haifa, una città in Galilea, e la mia terra da sempre è stata una terra di conflitti”, evidenzia Margaret Karram. A sceglierla per la successione a Maria Voce sono stati i 359 delegati partecipanti all’Assemblea generale del Movimento che si è svolta in modalità virtuale. Margaret Karram ha raccolto le preferenze espresse dai rappresentanti dei Focolari sparsi in tutto il mondo. La nomina è stata ufficializzata dopo che è arrivata la conferma da parte del Dicastero vaticano per i Laici, la Famiglia e la Vita. Come previsto dagli Statuti generali dei Focolari.

Sul Monte Carmelo

In una video-intervista di alcuni anni fa, oggi accessibile sui media ufficiali dei Focolari, Margaret Karram ha raccontato la sua nascita in Galilea. La sua provenienza familiare. E il lungo tratto di vita trascorso in Medio Oriente. Elementi che hanno connotato con tratti indelebili la sua spiritualità. Le sue attese interiori. E il suo sguardo sulle cose del mondo. “La nostra casa“, ha raccontato Margaret Karram, “si trovava sul Monte Carmelo. In un quartiere ebraico. Eravamo l’unica famiglia araba cristiana cattolica. Di origine palestinese. Ricordo che da piccola, avevo sei anni, alcuni bambini iniziarono ad offendermi pesantemente. Dicendomi che ero araba. E non potevo stare in quel quartiere. Corsi dalla mia mamma piangendo, chiedendole il perché di quella situazione. Per tutta risposta, mia mamma mi chiese di invitare questi bambini a casa. Aveva preparato del pane arabo. E ne ha dato loro pregandoli di portarlo alle loro famiglie. Da questo piccolo gesto sono nati i primi contatti con i vicini ebrei. Vollero conoscere questa donna che aveva fatto un gesto del genere“.

 

Paola Anderlucci: