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Oriente e Occidente verso la riconciliazione. Una testimonianza di ecumenismo

Il Patriarca Mar Awa III a Roma per celebrare i 30 anni della Dichiarazione cristologica tra Chiesa cattolica e Chiesa assira

Una testimonianza di ecumenismo e un passo fondamentale verso la riconciliazione e la piena unità. Trent’anni fa Giovanni Paolo II e Dinkha IV, Catholicos-Patriarca della Chiesa Assira dell’Oriente firmavano la Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira. “Quanto avvenuto tre decenni fa rappresenta un passo fondamentale verso la riconciliazione e la piena unità“, riferisce l’agenzia missionaria vaticana Fides. Ora le due Chiese si sono abbracciate nuovamente per commemorare la pubblicazione del documento. Francesco, infatti, ha incontrato  Mar Awa III. A Roma il Catholicos Patriarca della Chiesa Assira dell’Oriente ha partecipato a un “Atto accademico” sulla Dichiarazione cristologica presso l’Angelicum. Vi hanno preso parte, tra gli altri, il cardinale Kurt Koch, il vescovo Antoine Audo, il metropolita Mar Meelis Zaia e il vescovo Johan Bonny. Proprio per celebrare insieme i tre decenni del documento e il quarantesimo della prima visita a Roma di un Patriarca assiro. In Vaticano, prima del 1984, un Patriarca assiro non era mai entrato.

Medio
Foto di ErikaWittlieb da Pixabay

Testimonianza ecumenica

Un segno e una testimonianza, quindi. In quarant’anni di storia, passi in avanti per la riunificazione delle Chiese ne sono stati fatti. Agli incontri e alla Dichiarazione cristologica è seguita infatti l’istituzione di una Commissione mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa Assira dell’Oriente. E la firma di un testo in cui cattolici e assiri riconoscono mutuamente la validità dei sacramenti celebrati e amministrati nella Chiesa cattolica e nella Chiesa assira d’Oriente. Già dal 2001, inoltre, la Chiesa assira d’Oriente ha autorizzato esperienze di ospitalità eucaristica con la Chiesa caldea, in situazioni pastorali che lo richiedono. Negli ultimi tempi, grazie al lavoro della Commissione mista, nata proprio col fine di “dissipare gli ostacoli del passato che ancora impediscono il raggiungimento della piena comunione” tra le due Chiese, si è dato inizio a una nuova fase di dialogo sulla liturgia nella vita della Chiesa. Il dialogo tra le due Chiese continua su altri fronti, come quello di decidere una data comune fissa per celebrare la Pasqua. Arrivare però “alla piena comunione – ha sottolineato a Fides Mar Awa III – è un cammino a lungo termine. E sarebbe un cammino da condividere con tutte le altre Chiese non cattoliche. Un cammino guidato dalla preghiera intensa e dallo stesso Spirito Santo”.

 

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