TENSIONI VATICANO-PECHINO, PAROLIN: “LE DICHIARAZIONI DI XI NON PRECLUDONO IL DIALOGO”

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“Penso e spero che le dichiarazioni del presidente cinese Xi Jinping su religione e Stato non vogliano precludere il dialogo con una chiusura nei confronti della Santa Sede”. Lo ha detto all’Ansa il segretario di Stato card. Pietro Parolin aggiungendo: “siamo d’accordo che essere un buon cattolico in comunione col Papa non va scapito della lealtà di cittadino”.

Alla domanda se il Vaticano sia preoccupato dalle parole del presidente cinese che tre giorni fa ha dichiarato che le religioni in Cina devono essere indipendenti dalle influenze straniere, adattarsi alla società cinese ed impegnarsi ad essere leali allo Stato, il card. Parolin ha spiegato: “Dipende da come si interpretano queste parole: noi siamo d’accordo nel senso che il fatto di essere un buon cattolico, un cattolico in comunione con il Papa e che vive la sua fede cattolica, perché se non c’è comunione con il Papa non c’è neppure Chiesa cattolica, questo non va a scapito di una lealtà di un cittadino e di una comunità del proprio Paese”.

Alla domanda se le affermazioni del presidente cinese non precludano i tentativi di dialogo avviati dalla Santa Sede, il segretario di Stato replica: “Queste sono posizioni che da parte cinese sono state spesso ribadite. Questo non ha impedito anche negli anni precedenti di fare dei passi, dei tentativi. Quindi io penso e spero che queste dichiarazioni non vogliano precludere il dialogo con una chiusura nei confronti della Santa Sede, pur esprimendo la posizione cinese, e che siano aperte a confrontarsi e a cercare insieme delle soluzioni che saranno sicuramente di beneficio per la Cina e per la pace nel mondo”.

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