“I Paesi in prima linea nella crisi dello sviluppo sono gli stessi alle prese con livelli record di debito. Entro il 2030, queste nazioni dovranno investire fino a 6,4 trilioni di dollari all’anno per raggiungere uno sviluppo sostenibile. Tuttavia, questo obiettivo rimane insostenibile, dati i loro enormi obblighi di servizio del debito”, afferma Joyce Banda. L’ex presidente del Malawi richiama l’atte le sfide finanziarie che devono affrontare le nazioni in via di sviluppo. “La crisi del debito è stata aggravata dall’aumento dei tassi di interesse e da un dollaro più forte, rendendo sempre più difficile per i Paesi africani gestire il debito denominato in dollari. Una soluzione globale a questa crisi non è solo vitale per le nostre economie, ma andrà a beneficio di tutti nel mondo“, evidenzia l’ex presidente della Tanzania, Jakaya Mrisho Kikwete. L’agenzia missionaria vaticana Fides rilancia la presentazione dell’iniziativa “African Leaders Debt Relief Initiative” (ALDRI) promossa da 8 ex capi di Stato africani.

Sos debito
L’iniziativa è stata lanciata a Città del Capo a margine del vertice dei Ministri delle Finanze del G20. La presidenza sudafricana di questo forum che riunisce i 20 Paesi più industrializzati del mondo ha posto la sostenibilità del debito al centro del dibattito. I firmatari hanno sottolineato l’urgente necessità di riformare l’architettura finanziaria globale per supportare meglio i Paesi in via di sviluppo. “L’Africa sta affrontando oneri insostenibili. È fondamentale che ci uniamo per trovare una soluzione a questa crisi. Il futuro dell’Africa è intrecciato con il futuro del mondo. Dobbiamo lavorare per risolvere la crisi al fine di guidare uno sviluppo economico sostenibile in tutto il continente. L’impegno del Sudafrica nel dare priorità all’alleggerimento del debito e collaborare con le nazioni per affrontare le cause profonde del debito ad alto costo è uno sviluppo positivo”, ha evidenziato Olusegun Obasanjo, ex presidente della Nigeria. Macky Sall, ex presidente del Senegal, ha sottolineato l’urgenza di un alleggerimento del debito, affermando: “I Paesi africani sono gravati da tassi di prestito e costi sproporzionatamente elevati, che spesso richiedono il rimborso in tempi brevi. Una soluzione completa alla crisi del debito deve essere una priorità per tutti. La risoluzione di questo problema globale avvantaggia tutti, ovunque”.