Il volto “global” della Chiesa in Svizzera. “Noi affermiamo che la Chiesa non ha confini”, osserva al Sir monsignor Jean-Marie Lovey, vescovo di Sion. Il presule è il responsabile della Pastorale dei migranti nella Conferenza episcopale elvetica. “Il fenomeno della migrazione esprime questo pensiero con una forza ancora maggiore. Ma è il nostro rapporto concreto con i migranti che rivela l’autenticità di ciò che annunciamo”.
Svizzera, cattolicesimo “global”
“Attendo con gioia l’attuazione di questo concetto e gli impulsi che ne deriveranno. La maggiore coabitazione della Chiesa locale e delle comunità alloglotte ispireranno e arricchiranno la Chiesa, rendendola più varia e colorata”, osserva Karl-Anton Wohlwend, direttore nazionale di Migratio. Il “volto” della Chiesa cattolica in Svizzera è sempre più multiculturale. I dati parlano chiaro. Nel Paese elvetico, vivono 3 milioni di cattolici e di questi, circa il 40% proviene da un contesto migratorio. Per questo la Conferenza dei vescovi svizzeri ha deciso di potenziare “l’orientamento, l’organizzazione e il finanziamento della pastorale migratoria nella Chiesa Cattolica”.
Pastorale migratoria
Originariamente la Chiesa in Svizzera era sollecitata per l’assistenza spirituale dei migranti lavoratori provenienti da Paesi europei. Lavoratori che si presumeva sarebbero ritornati nei loro Paesi dopo qualche anno (‘assistenza pastorale dei lavoratori stranieri’). Oggi, invece, si profila un quadro ben diverso. Gli immigrati provengono da tutto il mondo e non giungono solo per ragioni professionali. Ma anche come rifugiati, come famiglie o per seguire una formazione. Alcuni vivono in Svizzera da generazioni. Ma continuano a essere inseriti nella cultura religiosa del loro Paese di origine. Altri sono arrivati pochi anni fa o ancora altri non hanno una situazione di soggiorno regolamentata.
Assistenza spirituale
I migranti cattolici non sono solo plurilingue. Ma anche variegati sotto ogni punto di vista. Ciò richiede un ulteriore sviluppo dell’assistenza spirituale orientata a una pastorale interculturale. Sono 110 le missioni “alloglotte” della Chiesa cattolica in Svizzera. Si chiamano così le comunità linguistiche che offrono assistenza spirituale locale alle persone di origine straniera.