L’arcivescovo di Port-au-Prince, mons. Max Leroys Mésidor, e il presidente della Conferenza haitiana dei religiosi, padre Morachel Bonhomme, chiedono il rilascio delle sei suore rapite da una banda nel centro di Port-au-Prince; e chiedono al Governo haitiano di intervenire contro la violenza delle gang armate poiché gli haitiani sono stanchi del “regno del terrore”.
Suore rapite ad Haiti: l’appello del vescovo Mésidor
L’arcivescovo di Port-au-Prince, mons. Max Leroys Mésidor, e il presidente della Conferenza haitiana dei religiosi, padre Morachel Bonhomme, hanno diffuso una nota ufficiale, pervenuta al Sir, in cui hanno chiesto il rilascio delle sei suore rapite la settimana scorsa e al Governo haitiano di intervenire contro la violenza delle bande. Nella nota si sostiene che gli haitiani sono stanchi del “regno del terrore” imposto dai gruppi armati e ha chiesto alle Istituzioni di proteggere la popolazione e le loro proprietà.
“In molte occasioni, la Chiesa ha denunciato il loro silenzio, che è simile a un atteggiamento di disprezzo per la sofferenza del popolo”, si legge. “La barca della Nazione è veramente alla deriva e occorre raddrizzarla”, l’appello dell’arcivescovo e del religioso, soprattutto attraverso misure urgenti per “sradicare il flagello dei rapimenti e della violenza dei gruppi armati”. La lettera si conclude con un accorato appello ai rapitori, perché liberino “sane e salve” e “senza condizioni” le persone in loro possesso. Le comunità cristiane sono, al tempo stesso, invitate a preghiere incessanti, dedicando, in particolare, “la giornata di mercoledì 24 gennaio alla preghiera, alla meditazione, all’adorazione eucaristica”.
Fonte: AgenSIR