Con un telegramma ufficiale firmato dal segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, Papa Francesco ha espresso il suo profondo cordoglio per quanto accaduto ieri in Pakistan, dove un attacco kamikaze all’interno dell’ospedale di Quetta ha provocato più di 70 vittime e decine di feriti. Il massacro è stato immediatemente rivendicato dall’Isis.
Nel messaggio il Pontefice si dice “profondamente addolorato nell’apprendere della perdita di vite umane in seguito all’attacco a un ospedale a Quetta” e invia “sentite condoglianze ai parenti dei defunti, alle autorità e all’intera nazione”. Si tratta, purtroppo, del peggiore attacco terroristico avvenuto in Pakistan.
Bergoglio ha assicurato le sue “preghiere per le tante vittime ferite di questo insensato e brutale atto di violenza” e, esprimendo la sua profonda tristezza per quanti sono morti, invoca “i doni divini della forza e della consolazione su tutti coloro che piangono e su quanti sono stati colpiti da questa tragedia”.
Nelle stesse ore nelle quali si consumava l’attacco all’ospedale di Quetta, un’altro Paese stava affrontando una terribile prova: una tempesta tropicale, infatti, si è abbatuta ieri sul Messico, provocando decine di vittime e centinaia di sfollati in alcuni Stati. Secondo quanto riporatato da Radio Vaticano, Papa Francesco ha espresso vicinanza anche per “l’amato popolo messicano”, per il quale Bergoglio ha inviato preghiere di suffragio per le vittime e profonda solidarietà rivolta alle autorità del Paese.