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La storia della Giornata di Preghiera per le vittime

L'idea nel 1994 dell'associazione Meter, Papa Francesco istituì la Giornata Mondiale di Preghiera per le vittime nel 2016 e la Cei ha stabilito di celebrarla il 18 novembre

Preghiamo incessantemente. Non possiamo non continuare a pregare per le vittime e contro ogni forma di abusi sui minori e le persone vulnerabili. La nostra preghiera Sali a Dio per la nostra conversione e per la consolazione di questo popolo trafitto, ferito. Non possiamo mai abbandonare le vittime e non dobbiamo abbassare gli occhi al cielo per la conversione affinché tali nefandezze non accadano più.

Un impegno, quella delle Giornata di preghiera, che non è di recente intuizione ma che la Pontificia Commissione Tutela Minori nel 2016, dopo averla proposta a Papa Francesco, la rese ufficiale per coinvolgere tutto il popolo di Dio, tutta la Chiesa, chiamato ad impegnarsi per creare una coscienza collettiva contro ogni forma di abuso. Pregando incessantemente il Signore per le vittime e per la conversione di tutti.

Papa Francesco istituì la Giornata Mondiale di Preghiera per le vittime, la proposta avanzata dalla Pontifica Commissione Tutela Minori offrì un modello guida da diffondere in tutte le Conferenze Episcopali per combattere tali crimini.

L’idea di una Giornata di preghiera fu sollecitata da uno dei consultori, l’irlandese Mary Collins, in passato anch’ella vittima di abusi da parte di un sacerdote. Alla base dell’iniziativa – come si legge dal sito ufficiale – c’è la certezza della Commissione Pontificia Tutela Minori, che “la preghiera è parte del processo di cura dei sopravvissuti e della comunità dei credenti”. “La preghiera pubblica è una forma importante per dimostrare una maggiore presa di coscienza da parte della Chiesa”.

L’indicazione generale è celebrare per la Prima Domenica di Quaresima. Tempo forte molto appropriato per il carattere forte di conversione e di ‘via crucis’; infatti: «Il primo venerdì di Quaresima vedrà decine di chiese locali riunite in preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per le loro famiglie e le loro comunità. Lavorando a stretto contatto con le vittime/sopravvissute nello sviluppo di politiche e pratiche di salvaguardia, la Pontificia Commissione è stata resa consapevole dell’importanza della preghiera come parte del processo di guarigione per i sopravvissuti e la comunità dei credenti. Un sopravvissuto ha proposto specificamente una Giornata di preghiera annuale per le vittime e i sopravvissuti».

Negli ultimi cinque anni molte Conferenze episcopali – e singole diocesi – si sono attivate per attuare la proposta. Diverse date per un unico intento: pregare per le vittime e offrire momenti di sensibilizzazione per il popolo di Dio.

Ad esempio: in Australia, la Chiesa in tutto il Paese celebra la Giornata di preghiera domenica 11 settembre, in concomitanza con la Giornata nazionale per la protezione dell’infanzia.

Le Conferenze episcopali dell’Africa australe hanno abbracciato la proposta dedicando tre giorni all’iniziativa culminata nella seconda domenica di Avvento.

Molte Chiese europee – dalla Spagna, alla Svizzera – hanno invece legato l’iniziativa alla domenica più vicina alla Giornata mondiale del bambino, il 20 novembre. Altri ancora – come Francia e Belgio – hanno istituito giornate nazionali annuali di preghiera e digiuno per le persone che hanno subito abusi.

Candele dell’Espiazione sarà acceso nelle cattedrali e nelle parrocchie in Irlanda in occasione della Giornata del Preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi nel primo venerdì di quaresima. Anche la chiesa in Scozia e anche in Polonia terrà delle liturgie speciali venerdì 19 febbraio.

In Italia la CEI ha stabilito il 18 novembre di celebrare la 1^ Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti in concomitanza con la Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale. Varie le iniziative nelle Diocesi italiane che si stanno realizzando attraverso i Servizio Tutela Minori Diocesani. Un significativo movimento di popolo per elevare la preghiera al Signore e impegnarsi contro ogni forma di abuso e violenza.

I sussidi e le proposte di Veglia e di preghiera favoriranno il coinvolgimento di tante comunità ecclesiali. Come anche diversificate iniziative.

Non possiamo dimenticare come già 25 anni fa l’idea di Meter di una Giornata di preghiera per i bambini vittime, negli anni in Italia e all’estero è diventata un appuntamento che ha fatto da apripista per le Diocesi, le Comunità civili e religiose.

“Giornata dei fiori recisi”. Si chiamò in questo modo la prima Giornata di preghiera per le vittime di pedofilia e di abuso. Ideata da Meter nel 1994, ad Avola, in Sicilia.

Nel 1996 ad Avola, nel quartiere di periferia della Parrocchia Madonna del Carmine, culla dell’Associazione Meter , dalla sofferenza, dalle lacrime, dalla rabbia, dal dolore per l’infanzia violata, a seguito degli episodi accaduti ad una bambina di 11 anni e ad un ragazzo di 14 anni e l’avvento negli anni ’90 della pedofilia online.

Tali episodi di violenza spinsero, nonostante le difficoltà, a concentrare i propri sforzi e le proprie risorse per il contrasto alla pedofilia e alla pornografia minorile.

La GBV viene celebrata dal 25 aprile alla prima domenica di maggio, in risposta al dramma degli abusi perpetrati in tutti gli ambienti (ecclesiali e sociali) nonché in risposta alle giornate dell’Orgoglio pedofilo promosse dai pedofili di tutto il mondo per avallarne la legittimazione.

Due i momenti: il primo, commemorativo, ricorda le vittime nella preghiera e offre spunti di riflessione; il secondo è dedicato a bambini e famiglie, in un’ottica di informazione e prevenzione.

Preghiere, sussidi, manifesti, video, opere teatrali, cortometraggi. In 25 anni è stato ed è un appuntamento di rilievo molto significati. Generazioni e generazioni hanno avuto modo di formarsi per formare e dire : mai più l’abuso.

La GBV ha assunto carattere nazionale e internazionale per la Chiesa, per la società civile e per le realtà politiche e culturali. Nello specifico, le comunità parrocchiali pregano e riflettono sulla condizione dell’infanzia; le alte cariche dello Stato, i Ministri e gli esponenti degli enti locali aderiscono attraverso momenti di riflessione e di sensibilizzazione. Anche le università, le scuole e le aggregazioni politiche, sindacali e culturali sono alquanto sensibili e partecipano all’evento. Invitiamo a leggere il Libro dei 25 anni di impegno con tutti i Messaggi dei papi, dei Presidenti della Repubblica e Vescovi.

Da molti anni, il Santo Padre (Papa Francesco e prima Benedetto XVI), in occasione della GBV, durante la recita del Regina coeli, rivolge sempre un “saluto speciale” (tre volte Papa Francesco ha incontrato la Delegazione di Meter e lo stesso fondatore) ed una specifica riflessione all’Associazione, riconoscendo la valenza dell’impegno e dell’operato dell’Associazione. Ogni anno, infatti, i soci e i volontari di Meter si recano in Piazza San Pietro per accogliere il saluto e l’incoraggiamento del Papa e per testimoniare, in tal modo, l’inarrestabile lotta a tutela dell’infanzia iniziata nel 1989 nel cuore più profondo della Sicilia.

Non basteranno le Giornate per espiare queste atrocità perpetrate sui bambini e per i sopravvissuti. Ma è una ‘bella e feconda via, la preghiera sostiene, cura, converte i cuori degli uomini e delle donne spesso distratti e indifferenti. La preghiera ci spinge al Cielo ma ci fa operare sulla terra operando nell’amore la via dell’umano redento in Gesù Cristo morto e risorto per noi.

Per queste Giornata ci uniamo anche noi in preghiera e aderiamo alle iniziative che ci vedono comuni nell’impegno a proteggere i bambini. Senza frammentazione con l’auspicio dell’unità di azione, impegno e sostegno.

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