“Spiritualità + cultura”: ovvero, la tradizione benedettina letta nel contesto della modernità. Questo il tema del nuovo progetto in lingua inglese dell’Università di “Sant’Anselmo”, “in risposta a un crescente bisogno di ricerca spirituale e di sapienza monastica nel mondo moderno”. Un percorso di studio che debutterà nel semestre autunnale (novembre 2017) e si svolgerà con durata biennale (fino a maggio 2019), offrendo agli aderenti (“benedettini, appartenenti ad altri ordini religiosi, sacerdoti e laici”) la possibilità di sperimentare un vario e articolato programma comprensivo di quattro moduli, ciascuno dei quali contenente quattro diversi approcci allo studio della lingua. Assieme all’offerta prettamente didattica, il corso si proporrà di fornire agli studenti delle importanti chiavi di lettura, equamente bilanciate tra i concetti di spiritualità e modernità.
I moduli
Quattro moduli per due sessioni, ognuna delle quali presentata da due professori portatori di due differenti visioni (e approcci alla materia) attraverso cui affronteranno i vari concetti. A cominciare dall’estraneità e dalle migrazioni, nella cultura e nella religione, per poi passare ad argomenti quali la responsabilità ai valori materiali (economia e finanza), anch’essa letta nei concetti di cultura e religione, alle sfide delle scienze fisiche e naturali, delle tecnologie e della protezione dell’ambiente, per concludere con un focus sulla responsabilità sociale nelle culture e nelle religioni (dal tempo libero alla mattia). Nel semestre primaverile del 2017, inoltre, saranno disponibili una serie di Open free lectures offerte ai partecipanti come anticipo del futuro programma.
I docenti e gli obiettivi
L’obiettivo, al di là delle licenze (compreso diploma di Master europeo) che il corso consentirà di ottenere, è fornire ai partecipanti una conoscenza piena delle suddette tematiche, rilette allo scopo di fornire strumenti utili per la loro comprensione moderna su una base di riferimenti biblici, nonché a opere di scrittori cristiani antichi e contemporanei. Il tutto, cercando di ottenere una competenza in materia e delle prospettive pastorali sul tema. Saranno come detto quattro i docenti che metteranno al servizio dei partecipanti le loro conoscenze e il loro contributo erudito sui vari temi: tra questi padre Gregory Polan, appartenente all’Ordine di San Benedetto così come padre Mauritius Wilde, Priore di Sant’Anselmo. Assieme ai due benedettini, p. Michael Casey, australiano e appartenente ai Cistercensi della stretta osservanza, e Isabelle Jonveaux, ricercatrice francese nonché docente presso l’Università di Graz, in Austria. Quattro Paesi diversi, quattro culture differenti accomunate dal medesimo obiettivo: offrire una lettura del mondo moderno attraverso un’interpretazione altrettanto moderna della tradizione benedettina, senza dimenticarne l’ancestrale regola-guida.