Il cardinale Crescenzio Sepe ha sospeso dalle sue funzioni il parroco di S. Maria degli Angeli a Pizzofalcone, nel cuore di Napoli. Il sacerdote è stato accusato da una lettera anonima recapitata a uno dei vescovi ausiliari della diocesi di aver organizzato festini gay a pagamento nella canonica. Il giovane che accusa il parroco ha raccontato la storia anche al principale quotidiano napoletano, Il Mattino, con dovizia di particolari e la notizia si è propagata rapidamente. Non ci sono state denunce perché non sarebbero coinvolti minori e gli incontri sarebbero avvenuti nell’abitazione del sacerdote.
“Il cardinale – ha spiegato l’avvocato Giovanna Castellano che assiste il parroco – ha esaminato con cura non un dossier ma un’assurda segnalazione anonima priva di fondamento”. La sospensione appare un atto dovuto in attesa di chiarire ogni circostanza. L’arcivescovo ha incontrato sabato il parroco. Una nota della Curia partenopea spiega il caso è stato affidato “al Tribunale ecclesiastico per l’accertamento dei fatti, come prescrive il Codice di Diritto Canonico”. Contemporaneamente l’arcivescovo “ha sospeso il sacerdote dalle funzioni di parroco, fino alla conclusione del suddetto accertamento. Di questi provvedimenti, il cardinale Sepe ha informato direttamente l’interessato”.
Domenica il sacerdote aveva ricevuto numerosi attestati di stima dai suoi fedeli che gli hanno manifestato solidarietà. Durante l’omelia, commentando le letture, aveva affermato: “Domandiamoci chi è il nostro nemico: è chi ci mette in croce, come accadde a Gesù. Ma va perdonato”.