In Siria loĀ Stato Islamico ha un nuovo bersaglio. Ora nel suo mirino sono finiti avvocati, insegnanti di filosofia e tutti i seguaci della setta Sufi. Sono stati accusati di essere blasfemi e quindi obbligati a seguire un corso di sharia. Un corso obbligatorio che prevede delle punizioni se qualcuno rifiuta di presentarsi alle ālezioniā di diritto islamico nella moschea al-Rawda. A riferire lāaccaduto sono alcuni attivisti dellāosservatorio siriano per i diritti umani.
Nei corsi di sharia la filosofia Sufi viene paragonata alla stregoneria e quindi definita āKufurā, cioĆØ blasfema, inoltre chi la pratica viene considerato infedele perchĆ© alcune correnti filosofiche sufite definiscono Dio come āprimo motoreā. Gli avvocati invece vengono additati come āshrekā ossia politeisti, in quanto ritengono che il diritto non deriva solo da Dio, ma anche da altri elementi.
I corsi della moschea al-Rawda definiscono la setta Sufi come una ādottrina corrottaā e in generale, tutti i suoi seguaci o simpatizzanti vengono considerati infedeli. Uno dei fedeli del sufismo, durante uno dei corsi āriparatoriā nella moschea, ha provato a controbattere le accuse rivolte alla sua dottrina, ma uno dei militanti dellāIs presente, ha immediatamente soffocato il moto di protesta picchiando lāuomo e annunciando che verrĆ processato per le sue dichiarazioni contro lāIslam.