Inizierà il 4 ottobre la XIV Assemblea generale ordinaria dei Vescovi sulla Famiglia e si svolgerà a Città del Vaticano. A sorpresa, nell’elenco dei Padri sinodali Papa Francesco ha inserito due parroci italiani “impastati di periferia”. Si definisce così monsignore Saulo Scarabattoli, ordinato sacerdote il 19 marzo 1966 e parroco nella Chiesa Santo Spirito di Perugia dal 1967, da circa 20 anni è cappellano presso il carcere femminile.
Già dal 3 ottobre don Saulo sarà a Roma per partecipare alla veglia di preghiera insieme agli altri Padri convocati dal Pontefice. Per portare a compimento il “ruolo autorevole e delicato – prosegue don Saulo – serviranno tanta preghiera e tante riflessione. Sarò lì per portare le domande delle persone e mi aspetto delle ipotesi di soluzioni concrete”.
Ma come ha ben ricordato il parroco perugino come prima cosa bisognerà “coniugare verità e misericordia, ma partendo dalla misericordia”, come Papa Francesco ha recentemente sottolineato in una delle sue omelie alla Domus Santa Marta.
Anche un altro sacerdote, parroco a Trieste, è stato scelto da Papa Francesco per partecipare al Sinodo dei Vescovi. Si tratta di monsignor Roberto rosa, che è stato raggiunto dalla buona notizia a Gerusalemme, dove si trova in questi giorni.
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