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“Siamo come fratelli ritrovati che camminano insieme”

Il dialogo vero incoraggia continuamente a incontrarci con umiltà e sincerità”. Cattolici e metodisti sono come “fratelli che, dopo un lungo distacco, sono felici di ritrovarsi e di riscoprirsi a vicenda, di camminare insieme, aprendo con generosità il cuore all’altro”. E’ con un riferimento al libro del Levitico e con diverse citazioni del Decreto Unitatis redintegratio del Concilio Vaticano II che Papa Francesco apre il suo discorso alla Delegazione del Consiglio Metodista Mondiale, ricevuta oggi in udienza presso la Sala del Concistoro.

I familiari di Dio

Come riporta la Radio Vaticana, l’occasione della visita è l’anniversario del cinquantesimo dall’inizio del dialogo teologico metodista-cattolico, un cammino in cui “siamo fratelli che, dopo un lungo distacco, sono felici di ritrovarsi e riscoprirsi a vicenda”. “Gli altri familiari di Dio possono aiutarci ad avvicinarci ancora di più al Signore – prosegue il Pontefice, ricordando l’invito alla santità del teologo John Wesley, fondatore del movimento protestante metodista – e stimolarci a offrire una testimonianza più fedele al Vangelo”. Fede tangibile che “si concretizza nell’amore” e in particolare “nel servizio ai poveri”, come risposta all’antico invito della Parola: Proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti”.

Chiamati alla santità

Questa è la “stessa chiamata alla santità che, essendo chiamata alla vita di comunione con Dio – fa notare Bergoglio – è necessariamente chiamata alla comunione con gli altri”. Da qui, l’esortazione a “crescere in una comunione maggiore”, di proseguire il cammino “con la nuova fase di dialogo che sta per avviarsi sul tema della riconciliazione”, nella certezza dell’opera dello Spirito di Dio che sempre crea carismi nuovi e “il miracolo dell’unità riconciliata”. Il dono della Grazia che “abbiamo scoperto gli uni negli altri”, il conseguente arricchimento reciproco e la consapevolezza di essere “fratelli e sorelle in Cristo”, segnano quel tempo nuovo, spiega il Santo Padre, in cui “prepararsi, con speranza umile e impegno concreto”, al “riconoscimento pieno che avrà luogo, con l’aiuto di Dio, quando finalmente potremo ritrovarci insieme nella frazione del Pane”. Infine, l’invito a pregare il Padre Nostro perché il Signore conceda il “pane quotidiano” a sostegno del nuovo cammino comune.

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