Rimane alto lo stato d'agitazione dei cristiani in Sri Lanka dopo gli attacchi di Pasqua contro chiese ed alberghi. Il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, ha annunciato la cancellazione di tutte le messe previste per domenica prossima, 5 maggio. Lo riporta AsiaNews.
Informazioni dall'estero
Il cardinale ha riferito di aver ricevuto “informazioni da fonti attendibili all’estero” che lo informavano di “possibili nuovi attacchi durante il fine settimana contro una famosa chiesa cattolica e una scuola”. Da qui, ieri, la decisione di tenere chiuse le chiese e anche le scuole cattoliche “fino a ulteriori notizie”. Già domenica scorsa le chiese sono rimaste chiuse, i cattolici hanno celebrato l'Eucarestia nelle case. “L'avviso riguarderà solo il distretto di Colombo”, ha detto padre Edmund Tillakaratne, portavoce delle autorità ecclesiastiche locali. Le oltre 10mila scuole pubbliche del Paese invece, su decisione del governo, riapriranno lunedì 6 maggio. Akila Kariyawasam, ministro dell’Istruzione, ha detto: “Ci è stato assicurato che tutte le scuole saranno perquisite e messe al sicuro per riprendere il nuovo periodo scolastico”. Come spiega Vatican News, anche ai musulmani del Paese era stato raccomandato di evitare la preghiera del Venerdì ma i loro leader, hanno invitato lo stesso i fedeli a tornare nelle moschee, ha riferito il presidente del Consiglio musulmano dello Sri Lanka, N.M. Ameen, precisando di avere chiesto al governo un rafforzamento delle misure di sicurezza.
Il bilancio dei morti
Le persone arrestate, sospettate di aver preso parte in qualche modo agli attentati di Pasqua, sono finora 150. Ancora non è chiaro, tuttavia, chi siano stati i mandanti. Il bilancio dei morti è intanto salito a 257, di questi 40 sono stranieri e 50 bambini.