Terzo giorno di lavoro per i Padri Sinodali e secondo briefing nella sala stampa della Santa Sede a cui hanno partecipato monsignor Manuel Ochogavía Barahona, monsignor Anthony Colin Fisher, l’uditrice malgascia Tahiry Malala Marion Sophie Rakotoroalahy.
Abusi
L'arcivescovo di Sydney Anthony Colin Fisher è tornato a chiedere perdono per gli scandali in cui la Chiesa è stata recentemente coinvolta: “Noi avremmo dovuto assicurare che la Chiesa fosse il posto più sicuro per i bambini. Proviamo vergogna per quanto è successo”. Il presule australiano ha aggiunto: “Ci sono tanti giovani ed ex giovani, feriti. La Chiesa deve parlare a loro e non di loro, come se fossero un fenomeno”. Monsignor Fisher ha sottolineato il realismo delle relazioni dei Padri Sinodali: “Cristo è Dio fattosi giovane. Lui ci rinnova, così come rinnova il mondo con i giovani, generazione dopo generazione”.
Sulle sette
La giovane uditrice del Madagascar, Tahiry Malala Marion Sophie Rakotoroalahy ha detto: “Siamo grati a Papa Francesco perchè questo Sinodo è veramente un momento di benedizione per tutti noi”. La giovane uditrice ha auspicato una maggiore attenzione per la liturgia affinchè, specialmente nel suo Paese, si possano arginare il fenomeno legato alle sette. Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione, ha sottolineato che “i giovani si sentono vittime di una società fondata sulla menzogna e chiedono di essere ascoltati”.
Voci dal Sinodo
Tra gli interventi della giornata di oggi, si distingue il contributo dei vescovi polacchi che hanno portato nell'aula del Sinodo temi centrali come quello sulla preparazione in vista del matrimonio, il ruolo del padre nella famiglia e i migranti. Suor Mina Kwon, invece, è una religiosa proveniente dalla Corea del Sud. E' lei una delle otto donne religiose che partecipano al Sinodo e che potrà parlare nei Circoli Minori. La religiosa ha detto “I giovani sono sensibili alla questione della disuguaglianza e l'esclusione”.