Non si può dimenticare chi è morto per la follia di un'ideologia disumana e criminale. In vista del Giorno della Memoria in cui verrà ricordata l'immane tragedia dell'Olocausto, il governo israeliano ha annunciato l'avvio dell’operazione di recupero nel Danubio dei resti di quegli ebrei ungheresi che furono uccisi dagli uomini del movimento filonazista delle Croci Frecciate.
L'operazione
Le ricerche nel fiume saranno effettuate dai volontari di Zaka, l'organizzazione di soccorso israeliana. La missione è stata annunciata dal ministro dell'Interno, Arye Deri. “Se le ossa saranno trovate – ha detto l'esponente del governo – avranno una sepoltura ebraica”.
L'aiuto del governo ungherese
All'operazione ha dato il suo consenso l'esecutivo di Budapest, con il ministro dell'Interno Sandor Pinter che ha dato il via libera alla fornitura di mezzi speciali per poter aiutare il team di sommozzatori di Zaka nelle ricerche. Il fondatore dell'organizzazione di soccorso,Yehudah Meshi Zahav ha definito la missione come “l'ultimo atto di bontà che possiamo fare per questi martiri che sono stati uccisi nella santificazione del nome di Dio”. L'annuncio è stato dato durante la visita ufficiale del ministro Deri a Budapest, dove si è anche recato nel Centro Memoriale dell'Olocausto.
I volontari
A febbraio dovrebbe aumentare il numero di sommozzatori israeliani impegnati nelle ricerche e nell'eventuale recupero nel Danubio. Alla Reuters uno dei volontari ha spiegato: “Per noi è molto importante il rispetto per le persone che sono morte, anche dopo 70 o anni, e facciamo il meglio che possiamo per trovarne il maggior numero possibile”.
I precedenti
Già nel 2011 erano state trovate delle ossa nel Danubio. A seguito di un test del Dna effettuato da un giovane antropologo quattro anni più tardi, era emerso che probabilmente quei resti appartenevano a ebrei ungheresi uccisi dalle milizie filonaziste delle Croci Frecciate sulle rive del fiume. Nel 2016 un centinaio di ossa ritrovate nel Danubio avevano trovato una degna sepoltura nel cimitero ebraico della capitale ungherese, grazie all'iniziativa della Comunità ebraica cittadina.