Scontri tra i ribelli dell’M23 e i militari dell’esercito congolese. A Goma si aggravano le proteste. Contro la forza di pace dell’Africa Orientale (East African Community Regional Force EACRF) e i Caschi Blu della MONUSCO. Sono accusati di inazione contro l’avanzata dei ribelli verso il capoluogo del Nord Kivu, riferisce l’agenzia missionaria vaticana Fides. I ribelli dell’M23 (Movimento 23 marzo) sono attivi nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Agli sbarramenti stradali, alla chiusura di scuole ed esercizi commerciali e alle marce degli studenti si sono sommati i saccheggi. Contro negozi e almeno una chiesa evangelica frequentata dalla locale comunità Tutsi. in prima linea per la pacificazione della Repubblica Democratica del Congo la Chiesa Cattolica e papa Francesco che ha appena visitato la martoriata nazione africana.
Scontri a Goma
Almeno tre persone sono morte ieri 7 febbraio nel corso di un assalto ad alcuni camion. Il convoglio stava rientrando nel capoluogo del Nord Kivu da una missione di rifornimento a Kiwanja. Circa 70 chilometri a nord di Goma. I Caschi Blu erano accompagnati da militari dell’esercito congolese (FARDC). E sono stati attaccati poco prima dell’arrivo a Goma da manifestanti che avevano sbarrato la strada con grosse pietre. Costringendo così il convoglio a fermarsi. Gli assalitori hanno poi appiccato il fuoco a quattro camion dai quali hanno rubato il carico. Per cercare di riportare l’ordine a Goma, i militari congolesi sono sfilati in città ufficialmente per “rassicurare” la popolazione. Narciando in due colonne ai lati delle strade principali della città. Un portavoce militare ha affermato che “occorre far fronte alle manovre nemiche. Volte a seminare la psicosi nella popolazione di Goma che la città non sia difesa dall’esercito nazionale.” I militari hanno poi proceduto a sgombrare le barricate erette dai dimostranti nei giorni scorsi.