“Vorrei darvi un compito: questa gioia contagiosa va condivisa con tutti, ma in modo speciale, e questo è il compito, con i nonni. Pensate bene questo, eh? questa gioia va condivisa sempre ma in modo speciale con i nonni. Parlate spesso con i vostri nonni; anche loro hanno questa gioia contagiosa”. Lo ha detto il Papa nell’udienza concessa ai giovani dell’Azione cattolica per il tradizionale scambio dei doni di Natale. “Domandate a loro tante cose, ascoltateli – ha aggiunto il Pontefice – loro hanno la memoria della storia, l’esperienza della vita, e per voi questo sarà un grande dono che vi aiuterà nel vostro cammino. Anche loro hanno bisogno di ascoltarvi, anche i nonni hanno bisogno di voi, di capire le vostre aspirazioni, le vostre speranze. Ecco il compito: parlare con i nonni, ascoltare i nonni. Gli anziani hanno la sapienza della vita. Per non dimenticare – ha esortato – ripetiamo il compito ‘parlare con i nonni, ascoltare i nonni, oh, che deboli siete, (riferito alle voci di risposta, ndr), poi l’anno prossimo vi domanderò su questo, cosa avete fatto”.
L’incontro si è concluso con il ricordo di mons. Mansueto Bianchi, vescovo emerito di Pistoia e assistente nazionale dell’Azione cattolica, scomparso lo scorso 3 agosto. “Ma io non vorrei finire questo racconto senza far memoria di un nonno, il Signore ha chiamato, don Mansueto, al quale io volevo tanto bene, che lui dal Cielo ci insegni ad ascoltare i nonni e parlare con i nonni, aveva un nome buono, la mansuetudine, che lui ci insegni, e vi invito a pregare una Ave Maria per lui”.
In mattinata Bergoglio ha ricevuto mons. Marcel Utembi Tapa, presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del Congo, con mons. Fridolin Ambongo Besungu, vice presidente. Sull’udienza a carattere privato il Vaticano non ha finora fornito ulteriori particolari. Appena ieri il Papa all’Angelus ha rivolto un appello “affinché il dialogo nella Repubblica Democratica del Congo si svolga con serenità per evitare qualsiasi tipo di violenza e per il bene di tutto il Paese”.
La Chiesa cattolica in Congo, di cui i due vescovi ricevuti oggi rappresentano il vertice, è impegnata con altri rappresentanti di opposizione in un tavolo sulla crisi della Repubblica democratica, tavolo che si è chiuso sabato scorso senza costrutto. L’udienza con il Papa era in agenda dalla scorsa estate, ma, aggravatasi la crisi, non potrà non tenere conto di questo stato di tensione nel Paese africano. Si teme che la Repubblica Democratica del Congo, il cui passato post-coloniale è travagliatissimo, possa esplodere nuovamente dopo che – scadendo martedì il mandato quinquennale del presidente Joseph Kabila – il partito di maggioranza cerca di restare al potere fino al 2018 con il preteso di preparare le elezioni del nuovo presidente. Le proteste contro questo tentativo hanno provocato scontri nella capitale Kinshasa, e causato morti, sicché il governo ha proibito manifestazioni nella capitale. Chiesa e gruppi di difesa dei diritti umani sono in allarme.