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Al monastero Santa Rita da Cascia una preghiera speciale per i malati

ā€œIl mondo non puĆ² dirsi in salute, finchĆ© cā€™ĆØ anche solo una persona malata alla quale nessuno presta le cure di cui ha bisogno. Guardiamo alla malattia come una sofferenza che tocca l’intera umanitĆ , non solo coloro che la provano. Come Santa Rita, impariamo a portare la croce di chi soffre, per guarire tutti, insiemeā€.

Inizia cosƬ il messaggio dellaĀ Madre Priora del Monastero Santa RitaĀ da Cascia,Ā Suor Maria Rosa Bernardinis, per la Giornata mondiale del malato, di domani 11 febbraio. A coloro che soffrono a causa di una malattia fisica o spirituale, le monache agostiniane di Cascia dedicano, in modo particolare, la preghiera di questa sera alle ore 21:00, all’interno dell’urna davanti al corpo di Santa Rita. Il momento, che ogni mercoledƬ sera vede le claustrali pregare per le intenzioni dei devoti, ĆØ trasmesso in diretta sulla pagina Facebook Santa Rita da Cascia AgostinianaĀ facebook.com/monasterosantarita

ā€œOgni giorno – prosegue la Madre Priora – il nostro pensiero si rivolge a quanti sono nella malattia, specialmente ai tanti in solitudine e povertĆ , che non solo non vengono assistiti, ma sono costretti a vedere il volto peggiore del dolore. A loro e a tutti i malati, vorrei far arrivare un messaggio di vicinanza, forza e speranza. Il mistero della sofferenza ĆØ il mistero della vita stessa, infatti, vi dĆ  la possibilitĆ  di scoprire che la malattia non ĆØ nĆ© punizione nĆ© fallimento, bensƬ occasione per essere testimoni di fede e amoreā€.

“Oggi ā€“ specifica la monaca – la pandemia ci sta mostrando quanto sia necessario lā€™aspetto umano nella sanitĆ , vicino a quello professionale. Allo stesso tempo, il virus, che divide i malati dalle famiglie, rafforza anche le disuguaglianze che purtroppo ancora esistono nel diritto alle cure e alla salute delle persone meno fortunate, che non hanno nessuno e niente su cui contare. Per questo, invito le autoritĆ  politiche e civili a fissare nella loro agenda in questo anno l’impegno di assicurare ad ogni malato del mondo le cure a cui ha diritto. Al personale medico e sanitario, ai volontari, a quanti vivono e operano accanto ai malati, chiedo di non stancarsi mai di essere sorelle e fratelli, genitori e amici di coloro che assistono, perchĆ© avere al proprio fianco una persona, oltre il camice, vuol dire, insieme alle cure mediche, avere il dono di una medicina fondamentale e reciprocaā€.

ā€œSanta Rita – ha terminato Sr. Maria Rosa – ha abbracciato la sua croce, rappresentata dai tanti dolori a cui la vita l’ha sottoposta, ma non si ĆØ fermata qui. Ha voluto fortemente condividere la Passione di Cristo chiedendo in dono una spina della sua corona, che ha portato in fronte per 15 anni. CosƬ, si ĆØ messa accanto a GesĆ¹ Crocifisso per aiutarlo a portare la sua croce e attraverso essa, Rita ha saputo e sa partecipare ai dolori di quanti a lei si rivolgonoā€.

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