San Bernardo, il cantore di Maria

Bernardo da Chiaravalle

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Bernardo da Chiaravalle (1090-1153) è stato senza dubbio un monaco cistercense, che nel corso della sua vita ha occupato un posto importante nella Chiesa. L’Ordine cistercense ebbe origine nell’abbazia di Citeaux fondata nel 1098 da Roberto di Molesme (1028-1111). Quest’ Ordine di monaci aveva lo scopo preciso di ritornare alla stretta osservanza della regola di San Benedetto e al lavoro manuale.

Bernardo di Chiaravalle

Bernardo era nato a Fontaine-les-Dijon, nella regione della Borgogna in Francia, studiò grammatica, poesia, letteratura, retorica, Scrittura e teologia presso i canonici della chiesa di Saint-Vorles a Chatillon sur Seine. Ben presto, nel 1113, espresse il desiderio di ritirarsi nel monastero cistercense di Citeaux, situato in Borgogna, nell’attuale Côte-d’Or. Numerosi giovani, si unirono durante gli anni iniziali, dando vita alla nascita di tanti monasteri. Nel monastero della Valle dell’Assenzio, un luogo desolato e paludoso, che prese il nome di Clairvaux, che significa “ Valle Chiara”, Bernardo venne nominato abate fondatore. E proprio in quell’abbazia, Bernardo, restò per ben trentotto anni, scrivendo oltre cinquecento lettere e trecento sermoni, non mancarono testi di natura teologica e contemplativa.

Dottore della Chiesa

Tra le sue tante opere di particolare importanza c’è il trattato “Sull’amore di Dio”, e Bernardo ci fa scoprire le ragioni per cui dovremmo amare Dio, senza tralasciare la figura della Vergine e il ruolo principale che deve avere nella nostra vita. Quando Bernardo morì il 20 agosto del 1153, il monastero di “Chiaravalle” contava circa settecento monaci ed egli aveva fondato quasi settanta monasteri cistercensi. Anche Bernardo, proclamato santo da Papa Alessandro III (1159-1181) nel 1174 nella cattedrale di S. Maria Annunziata ad Anagni, è un Dottore della Chiesa per volontà di Pio VIII (1829-1830) nel 1830, coll’appellativo di Doctor Mellifluus , in quanto le sue parole oltre ad essere convincenti erano dolci come il miele.

La Doctor Mellifluus

L’indimenticato Pio XII (1939-1958) in occasione degli ottocento anni dalla morte di S. Bernardo, scrisse un’enciclica il 24 maggio del 1953 Doctor Mellifluus: “Il dottore mellifluo ‘ultimo dei padri, … si segnalò per tali doti di mente e di animo, cui Dio aggiunse abbondanza di doni celesti, da apparire dominatore sovrano nelle molteplici e troppo spesso turbolente vicende della sua epoca, per santità, saggezza e somma prudenza, consiglio nell’agire. Perciò grandi lodi gli vengono tributate non solo dai sommi pontefici e dagli scrittori della chiesa cattolica, ma non di rado persino dagli eretici. Il Nostro predecessore di f.m. Alessandro III, nell’atto di iscriverlo tra l’universale giubilo nell’albo dei santi, così scrisse con riverenza di lui: «Abbiamo rievocato alla nostra memoria la santa e venerabile vita di questo spirito eletto: come egli, sostenuto da una non comune prerogativa di grazia, non solo risplendesse per la sua vita pia e santa, ma anche irradiasse dappertutto nella chiesa di Dio la luce della sua fede e della sua dottrina’”.

La “Stella del Mare”

Non potevano mancare nel testo dell’enciclica, riferimenti alla Vergine, che viene chiamata da Bernardo stesso “Stella del Mare” e la denominazione ben si addice alla Vergine Madre. Ella con la massima convenienza è paragonata ad una stella; perché come la stella sprigiona il suo raggio senza corrompersi, così la Vergine partorisce il Figlio senza lesione della propria integrità; inoltre aggiunge che … Se tu la segui, non puoi deviare; se tu la preghi, non puoi disperare; se tu pensi a lei, non puoi sbagliare. Se ella ti sorregge, non cadi; se ella ti protegge, non hai da temere; se ella ti guida, non ti stanchi; se ella ti è propizia, giungerai alla meta. C’è da ricordare infine che il sommo poeta, Dante Alighieri (1265-1321), nell’ultimo canto del Paradiso, fa pronunciare i conosciuti versi: “Vergine madre, figlia del tuo Figlio…” a San Bernardo, riconoscendo in lui oltre che una guida un vero innamorato e cantore della Madre di Dio.

Gualtiero Sabatini: