“Sono estremamente felice e ringrazio di cuore il Santo Padre e tutte le persone che hanno creduto e pregato in questi due anni affinché mio figlio, il Beato Carlo Acutis, venisse proclamato santo“. Sono le parole, piene di emozione, della mamma del beato, Antonia Salzano, a Interris.it in merito alla notizia della canonizzazione del giovane Carlo, decisa oggi da Papa Francesco dopo l’udienza concessa al cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi.
Il miracolo riconosciuto al beato Carlo Acutis
Il Santo Padre ha autorizzato il Dicastero a promulgare i Decreti riguardanti il miracolo attribuito all’intercessione del Beato: è stata infatti ritenuta miracolosa la guarigione di Matheus, un bambino brasiliano di sei anni che era affetto da pancreas anulare, una rara anomalia congenita del pancreas.
Il commento di Antonia Salzano
“Sono molto felice perché vedo che, attraverso Carlo, Dio sta facendo tanti miracoli e soprattutto sta operando tante conversioni, specie tra i giovani e i ragazzi”. Carlo è salito al cielo il 10 ottobre 2006 a soli 15 anni per una leucemia fulminante. Nella sua breve vita è però riuscito a testimoniare un immenso amore per i poveri e per Gesù Eucaristia; ripeteva spesso: “L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo“. Per la sua capacità di diffondere il Vangelo anche attraverso i moderni canali di comunicazione, è da molti considerato il “patrono di Internet”.
“Le conversioni scaturite dalla vita di Carlo sono i motivi principali della nostra gioia! Attraverso la sua persona il Signore aiuta tante anime, soprattutto tanti giovani che stanno vivendo un momento difficile. Avere un coetaneo che li ha preceduti sulla strada della santità, pur vivendo la quotidianità della vita di un ragazzo adolescente, dà loro speranza. E soprattutto gioia”.
Carlo incoraggiamento per i giovani alla santità
“Carlo incoraggia gli altri come se dicesse ‘se ce l’ho fatta io, ce la potete fare anche voi. La santità è per tutti’. Tutti i valori che Carlo regalava, l’amore al prossimo, ai poveri, ai migranti, alle persone sole, ai clochard che aiutava per strada, così come il sostegno ai suoi coetanei oggetto di bullismo o con problemi familiari…tutto può essere preso da esempio da ognuno di noi per migliorarci”.
“Sappiamo che oggi esistono tante problematiche nel mondo, soprattutto tra i giovani. In questa guerra mondiale a pezzi, Carlo può essere un faro di luce, di speranza e incoraggiamento. Sono sicura che dal Cielo stia dicendo a tutti noi: ‘Anche tu che ce la puoi fare'”.