Il cadavere del sacerdote teologo, padre Lanfranco Rossi, 55 anni, è stato trovato domenica pomeriggio nei pressi della comunità religiosa “I Ricostruttori”, fra i noccioli del bosco di Zagarolo (sud-est di Roma) dove si recava spesso. Sono state alcune persone che stavano facendo un’escursione a dare l’allarme ai carabinieri. Solo ora i carabinieri hanno avuto la conferma dall’autopsia che il religioso è stato colpito violentemente alla testa e così i militari diretti dal capitano Angelo Maiello hanno avviato un’inchiesta per omicidio.
Un giallo sul quale ora indagano i carabinieri del Gruppo di Frascati, coordinati dalla procura di Tivoli. Il corpo del sacerdote, uno dei più conosciuti fra gli insegnanti di Spiritualità e di studi sull’Oriente cristiano, era riverso sul prato. L’omicidio sarebbe stato commesso nella notte fra sabato e domenica scorsi. Padre Rossi si trovava da solo nella casa di San Feliciano, uno dei centri di meditazione del movimento. Strutture acquisite dai “Ricostruttori” fra i casali abbandonati, restaurati e successivamente trasformati in luoghi di preghiera.
Alcuni fedeli della comunità di preghiera sono già stati ascoltati dai militari che hanno perquisito ed effettuato i rilievi nell’abitazione del sacerdote. La comunità religiosa della zona è sconvolta dall’episodio: anche il vescovo di Palestrina, monsignor Sigalini, ha espresso il suo cordoglio sul sito della Diocesi per la morte del religioso, conosciuto anche per i suoi testi di teologia. Poco credito viene dato all’ipotesi di un delitto maturato negli ambienti dell’esoterismo e delle messe nere. Piuttosto si cercano tracce fra i conoscenti di padre Rossi. Qualcuno che potrebbe aver colto di sorpresa il sacerdote, forse nel tentativo di rapinarlo.