Chiesa Cattolica

Lo Scapolare dimostra l’appartenenza a Maria

Il 16 luglio, tutta la Chiesa celebra la Beata Vergine del Carmelo, infatti fu scelta questa data a ricordo dell’apparizione della Vergine circondata dagli Angeli e con Gesù Bambino in braccio, a San Simone Stock (1165-1265), che aveva 86 anni, ed era  il primo Padre Generale dell’Ordine Carmelitano e gli  consegnò lo “Scapolare”: «Prendi, o figlio dilettissimo, questo Scapolare del tuo Ordine, come segno distintivo della mia Confraternita. Ecco un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza e di pace con voi in sempiterno. Chi morrà vestito di questo abito non soffrirà il fuoco eterno» le parole della Vergine sono sintetizzate nella formula latina «Protego nunc, in morte juvo, post funera salvo!», vale a dire: “ Ti proteggo adesso, ti aiuto nella morte, ti salvo dopo i funerali “.

A San Simone Stock, che compose per la Madre di Dio un inno bellissimo, il Flos Carmeli (»Fiore del Carmelo»), la Madonna asserisce di assicurare ai suoi devoti in vita la protezione dai pericoli e in morte la liberazione dalle pene del Purgatorio:  era il 16 luglio del 1251.

Lo “ Scapolare”, detto anche “abitino”, lo possiamo considerare non solo una semplice forma di devozione verso la Vergine stessa, ma oltre ad essere un rivestimento, lo si può ritenere come segno preciso di appartenenza.

Infatti, con la veste bianca battesimale, ogni individuo testimonia l’appartenenza a Cristo, con lo “Scapolare” si dimostra l’appartenenza a Maria.

Nella Lettera commemorativa del  VII centenario della devozione allo “Scapolare”, Pio XII (1939-1958) scriverà: “… La devozione allo Scapolare è un invito continuo a risvegliare il senso di appartenenza a Maria…La venerazione allo Scapolare ricorda ai cristiani che…appartengono a Lei come figli…”.

Il “Monte Carmelo” (il nome aramaico Karmel, significa giardino; indicato in spagnolo col nome «Carmen», da cui l’italiano «Carmine») è un rilievo montuoso di 528 metri, situato nell’ Alta Galilea, dalla vegetazione bella e rigogliosa. Questo monte è ampiamente significativo a partire dall’Antico Testamento.

Leggiamo infatti nel Primo Libro dei Re, che questo monte è un luogo caro al profeta Elia. Qui egli aveva radunato un piccolo nucleo di uomini, fedeli al Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, con lo scopo di vivere in maniera totale la fede dei padri, prendendo le distanze da quei culti pagani che parte del popolo ebraico aveva assorbito dai popoli vicini.

Su questo stesso monte, nell’XI secolo, i crociati, trovarono dei monaci, che si definivano discepoli del profeta Elia e seguivano la “regola” di San Basilio.

Si racconta che nel 1154 sul monte Carmelo, si ritirò un nobile francese di nome Bertoldo, insieme al cugino Aimerio di Limoges (1140-1193) patriarca di Antiochia, i quali riunirono gli eremiti e fecero costruire una chiesa, dedicandola alla Vergine: i monaci si chiamarono : “ Fratelli di S. Maria del Monte Carmelo”, ma verso il 1235 i monaci dovettero abbandonare l’Oriente a causa dell’invasione dei saraceni, e decisero di stabilirsi in Europa, fondando il loro primo convento in Sicilia a Messina.

Alla Vergine del Carmelo sono dedicate numerose chiese e santuari: è una devozione molto sentita, largamente diffusa e ricca di grande spiritualità. Nell’arco del secondo millennio sono sorte, poi, numerose Confraternite intitolate alla Madonna del Carmine.

Sicuramente queste associazioni laicali sono nate per la presenza in parrocchia della Vergine del Carmelo e per il desiderio di seguire la spiritualità carmelitana. Queste confraternite sono caratterizzate dal fatto di  presentare sulla propria divisa il “mozzetto” (una mantellina che ricopre le spalle) di colore marrone, proprio come i carmelitani.

Tante sono le cerimonie che si svolgono in onore della Beata Vergine del Carmelo, in tutta la nostra Penisola, una delle più popolari si svolge a Roma,  ed è conosciuta come: “La Festa de’ noantri”,  che risale al 1535, la statua della Vergine, chiamata anche “Madonna Fiumarola”, con una solenne processione attraversa i vicoli e le strade del popolare rione di Trastevere, questo avviene il primo sabato dopo il 16 luglio, con una grande e sentita partecipazione di fedeli e devoti della Madonna.

Gualtiero Sabatini

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