Quella di S. Antonio è una delle feste popolari più sentite e ovviamente a Padova viene celebrata in maniera solenne. A cominiciare da questa sera, quando la rievocazione del “Transito” apre ufficialmente i festeggiamenti in onore del grande santo francescano.
Si tratta di una sacra rappresentazione in costume che parte dal quartiere dell’Arcella alle 20.30 e ricorda l'ultimo viaggio di Antonio da Camposampiero a Padova. Sentendosi ormai vicino alla fine, dopo un malore, il Santo chiese di essere portato nel convento di Maria Mater Domini, dove amava ritirarsi per riposare un po' dalle fatiche apostoliche. Sarà questo il nucleo originario della basilica antoniana, una delle chiese più grandi del mondo, visitata ogni anno da milioni di devoti. S. Antonio non riuscì ad arrivare al convento da vivo: fu trasportato su un carro trainato da buoi da Camposampiero fino all'Arcella. Qui avvenne l'incontro con frate Vinotto che suggerì, per evitare l'assalto della gente a caccia di reliquie, di fermarsi nell'ospizio accanto al monastero delle clarisse. Qui Antonio morì pronunciando le parole “Video Dominum meum”, “Vedo il mio Signore”. Dopo alcuni giorni la salma fu portata nel convento di Maria Mater Domini dove fu sepolta.
La rievocazione prevede cinque scene, interpretate da circa 150 figuranti in costume medievale. Il racconto segue l'”Assidua“, prima biografia del santo, scritta poco dopo la sua morte da un anonimo confratello di Antonio, in occasione della canonizzazione avvenuta il 30 maggio 1232, appena 11 mesi dopo la sua morte. Al termine della rievocazione, alle 21.30, il concerto delle campane di tutta la città darà inizio alla festa, come venne stabilito dagli Statuti del Comune nel 1276.
Domani la Basilica resterà aperta dalle 5.30 alle 22.30, con la celebrazione di Messe a partire dalle 6. Alle 11 ci sarà quella presieduta dal vescovo mons. Claudio Cipolla mentre alle 17 sarà la volta del provinciale dei frati minori conventuali padre Giovanni Voltan, a cui seguirà la processione nelle strade cittadine. Tutte le celebrazioni potranno essere seguite in diretta streaming web, per dar modo a tutti i devoti che non potranno raggiungere fisicamente la Basilica di essere vicini al Santo. La S. Messa delle 17 e la processione saranno trasmesse in diretta anche dall'emittente Telechiara.
“Quest’anno – spiega nel suo messaggio fra Oliviero Svanera, rettore della Basilica – abbiamo dedicato il Giugno Antoniano ai giovani. Lo spunto ce l’ha dato Papa Francesco che ha indetto per il prossimo ottobre un Sinodo dei Vescovi sul tema: 'I giovani, la fede e il discernimento vocazionale'. Di recente in un’intervista mi è stato chiesto: 'Sant’Antonio nel 2018 che giovane sarebbe?' E ancora: 'In cosa il messaggio di Sant’Antonio è ancora giovane?'. Domande interessanti. E mi sono venuti in mente tre aspetti: s. Antonio sarebbe un giovane dal forte desiderio di vivere la vita; dal coraggio di decidere e perseguire i suoi sogni; dalla grande passione per Dio e gli uomini. Il messaggio di Antonio – conclude fra Oliviero – è giovane perché oggi abbiamo bisogno di uomini e donne – di giovani certo, ma anche di adulti impegnati nel sociale, nella politica, nella scuola, nell’economia… – che, come lui, non si accontentino dei piccoli sogni, ma sognino in grande”.