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Russia, la teologia rientra nelle università. Il ministro: “Giorno veramente storico”

Torna la teologia tra le materie di studio delle università laiche russe. Ieri il Ministero della Giustizia ha infatti emesso un decreto di approvazione del grado accademico di studi teologici. Lo ha comunicato il ministro della pubblica istruzione, Olga Vasileva, alla prima conferenza scientifica pan-russa su “La teologia nell’ambito formativo umanitario”.

“Un giorno veramente storico”

Come riporta Asia News, il decreto prevede che la teologia non sia considerata soltanto un ramo della storia o della filosofia, ma un indirizzo specifico in grado di rilasciare titoli di specializzazione (“kandidat”) e di dottorato. La Vasileva considera questo “un giorno veramente storico”, e bisognerà di conseguenza “fare ogni sforzo per preparare gli specialisti” in campo teologico.

Il ministro ha anche fatto presente la necessità di rafforzare le cattedre di teologia negli ambiti formativi e scientifici russi. “Nel campo dell’istruzione, la teologia si sviluppa in tre direzioni: come disciplina autonoma (che prevede baccalaureato, master e specialistica), come disciplina preparatoria nei piani di studi misti, e come disciplina facoltativa”, che viene insegnata in 51 istituti superiori russi. Al momento, seguono i programmi di teologia più di 4500 persone. “Siamo solo all’inizio del cammino, e ora è importante chiarire le tappe dello sviluppo e la qualità di questo ramo del sapere”, ha aggiunto.

Grande vittoria della Chiesa Ortodossa Russa

Si tratta di una grande vittoria della Chiesa Ortodossa Russa, e in particolare del Patriarca Kirill per il quale la partecipazione della cultura cristiana al processo formativo pubblico è uno dei punti qualificanti del suo Patriarcato, inaugurato nel 2009.

Nel 2015, dopo un suo forte intervento pubblico, la teologia era stata riconosciuta come disciplina scientifica dalla Commissione superiore per le attestazioni presso il Ministero dell’istruzione e la ricerca scientifica. Nel secolo XIX, le facoltà teologiche ortodosse di Mosca, San Pietroburgo, Kiev e Kazan’ furono tenute rigidamente separate dalle università statali, per timore di inficiare la purezza dell’ortodossia. Soltanto oggi la cultura teologica rientra ufficialmente nel mondo accademico russo.

“Crescita della coscienza ortodossa”

La speranza del Patriarca Kirill – che fu rettore dell’Accademia Teologica ortodossa di Leningrado negli anni Settanta e tiene una storica amicizia con i gesuiti del Pontificio Istituto Orientale di Roma – è piuttosto quella di usare la cultura come strumento di crescita della coscienza ortodossa della popolazione, spesso ancorata a una visione puramente formale dell’appartenenza ecclesiale.

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