L’arciprete Vsevolod Chaplin, a capo del dipartimento sinodale per il rapporto tra Chiesa e società in Russia, apre una riflessione sulla necessità di rendere l’economia del Paese più indipendente. A riguardo la sua proposta è quella di un sistema di banche ortodosse , un’idea originale per far fronte ai problemi causati dalle sanzioni dovute alla crisi ucraina. Nelle ultime settimane si è registrata una svalutazione del rublo in seguito alle decisioni delle comunità internazionale che hanno causato il rincaro dei generi alimentari e un calo del prezzo del petrolio.
Il presidente del Patriarcato di Mosca ha voluto evidenziare come come l’indebolimento valutario sia “una bolla mediatica”. Durante un incontro con il club Imprenditori russi (riporta il portale Asianews.it) che fa parte del World Russian People’s Council apertosi l’11 novembre , Chaplin ha dichiarato: “Dicono che la caduta del rublo contro il dollaro sia indice della situazione della nostra economia, ma chi lo dice? Vediamo che nel trimestre in cui il rublo è precipitato, l’economia russa non si è indebolita quanto la valuta – ha sottolineato – questo significa che qualcuno cerca di valutarci non secondo il vero stato della nostra economia, ma secondo le regole di una ‘bolla di informazioni’, che prima si gonfia e poi viene soffiata via” L’arciprete di fronte alle dinamiche del sistema bancario russo si chiede: “perché non possiamo studiare i nostri criteri di valutazione dell’economia e del suo futuro?”
Chaplin propone di ispirarsi alla finanza islamica così che l’economia non subisca l’usura e abbia contatti diretti con la Cina, il mondo musulmano e con i centri di influenza in crescita nel mondo. Nel suo intervento invita a rinunciare alle strumentalizzazioni economiche “legati a realtà ostili alla Russia”. In seguito alle elezioni del 26 ottobre organizzate dai separatisti in Est Ucraina, si prevede la possibilità di un inasprimento delle sanzioni , minacciate dall’Ue e Usa.Un sondaggio del Centro Levada ha rivelato come il paese cominci a sentire gli effetti negativi dell’embargo imposto a certe categorie dell’Import alimentare dalle Nazioni che hanno avviato sanzioni contro Mosca. Nonostante questo, rivela l’arciprete, i cittadini sono disposti a sopportare “in nome di uno scopo più alto” che in questo caso è la difesa della patria dalle minacce dell’Occidente.