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Riposizionata la croce sulla cupola di S. Barbara

AĀ pochi giorni dall'iniziativa della fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre, che ha visto colorare di rosso il Colosseo a Roma ma anche due chiese ad Aleppo, in Siria, e a Mosul, in Iraq, per ricordare il martirio di tanti cristiani oggi perseguitati, arriva una notizia di speranza proprio dalla piana di Ninive, piĆ¹ precisamente da Karemlash, dove ĆØ stata riposizionata la croce sulla cupola della chiesa di Santa Barbara, dopo la liberazione dalla feroce occupazione dello Stato islamico.

Il 90% dei luoghi di culto cristiani nella piana di Ninive ĆØ stato distrutto dalla furia dei miliziani islamisti. Proprio a Karemlash l'Isis aveva scritto con lo spray “la croce sarĆ  rotta” sui muri di una canonica. Per questo la collocazione sulla cupola assume un significato di rinascita per la Chiesa caldea della cittĆ , liberata il 24 ottobre del 2016. L'opera di ricostruzione, infatti, prosegue lentamente e la riapertura dei luoghi di culto ĆØ importantissima per mantenere viva la presenza dei cristiani in un'area in cui hanno sempre vissuto, fin dai tempi apostolici. Una ricostruzione che non ĆØ solo quella materiale di case, scuole e ospedali ma ĆØ anche quella economica, fatta di occasioni di lavoro, e spirituale, per sanare le ferite lasciate nei cuori da anni di soprusi e violenze.

La chiesa dedicata a S. Barbara si trova suĀ una collina nella zona occidentale di Karemlash. Fu costruitaĀ sulle rovine di un antico tempio assiro del dio Banu. La figura di S. Barbara non ha riscontri storici sicuri. Secondo le fonti agiografiche piĆ¹ conosciute era la figlia del governatore pagano della regione. Si convertƬĀ al cristianesimo, insieme alla sua serva Yulina (Giuliana), contro la volontĆ  del padre che prima la imprigionĆ² e, di fronte al suo rifiuto di abiurare, la fece uccidere. Secondo la tradizione, il martirio si consumĆ² in una stanza attigua al tempio su cui oggi sorge la chiesa, riscostruita nel 1798 dopo la devastazione perpetrata da Nadir, shah di Persia,Ā che nel 1743 aveva bombardato e occupato la cittĆ , massacrando circa 4.000 cristiani assiri.

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