Rinasce il centro storico di Camerino con il Residence Next Generation

Dopo sei anni dal sisma del Centro Italia, che nelle Marche ha flagellato l’entroterra, è stata completata la ristrutturazione del collegio Bongiovanni di Camerino di proprietà della Curia vescovile. Per ridare nuova vita al palazzo del centro storico sono stati necessari 20 mesi di lavoro. “Residence Next Generation“, così lo ha ribattezzato l’arcivescovo Francesco Massara, che tanto si è prodigato al fine di ridare al più presto un vero e concreto segnale di rinascita attraverso quello che sarà un residence per i giovani studenti dell’Università di Camerino. 130 posti letto che saranno affidati all’Unicam e quindi destinati a quanti si iscriveranno ai corsi. Ritorna così la speranza nel centro storico di Camerino, per molto tempo una zona spettrale e priva di socializzazione.

Susanna Lemma, giornalista e conduttrice del Tg1; Monsignor Francesco Massara

I partecipanti all’evento

All’inaugurazione dei locali e all’incontro, moderato dalla giornalista e conduttrice del TG1 Susanna Lemma, hanno partecipato la sottosegretaria dell’Università e della Ricerca Augusta Montaruli, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il commissario straordinario alla ricostruzione post terremoto Giovanni Legnini e del rettore dell’Ateneo camerte Claudio Pettinari. Gli onori di casa sono stati fatti dall’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, monsignor Francesco Massara, e dal sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli.

Il messaggio di mons. Massara

“Devo ringraziare l’impresa e tutti gli operai perché hanno fatto un lavoro eccellente, di squadra. Se siamo qui lo devo anche a tutto lo staff della curia, quando le istituzioni lavorano insieme arrivano bei risultati e possiamo dare speranza alla nostra gente, altrimenti rischiamo uno spopolamento della zona montana. Per cui oggi diamo veramente una bella risposta. L’università rappresentata il cuore non solo della città di Camerino, ma di tutto il territorio, è il nostro fiore all’occhiello – ha detto monsignor Massara -. Vanno sostenuti anche i sindaci altrimenti c’è il rischio che si possano sentire abbandonati, vanno incoraggiati perché possano dare speranza alla popolazione – ha aggiunto -. Abbiamo visto che la ricostruzione si può fare, in tempi giusti. Questa è la dimostrazione che si possono raggiungere gli obiettivi. Continuiamo ad andare avanti in questo modo, aiutandoci a vicenda affinché ognuno di noi possa dare il suo contributo“.

Gli interventi

Il Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari ha rivolto un ringraziamento ai “ragazzi che hanno dimostrato uno spirito di appartenenza straordinario a questo Ateneo. Sono rimasti, si sono laureati e sono fieri di essere Unicam. Penso a loro e ai tanti giovani che si sono iscritti nonostante tutto. Dobbiamo aiutarli e sostenerli, credere insieme a loro che quel futuro ci potrà essere. L’ateneo deve erogare servizi di qualità“. Il rettore Pettinari, inoltre, ha ribadito l’importanza di finanziare la ricerca, sottolineando che non basta pensare solo di costruire “quattro mura”, perché “lo sviluppo passa anche per iniziative importanti di didattica e ricerca. Abbiamo bisogno del sostegno delle istituzioni e che lavorino insieme”.

La ricostruzione delle mura arriverà, nei prossimi mesi avremo cantieri aperti, ma la difficoltà più grande, e mi rivolgo ai sindaci della montagna presenti, è il ripopolamento delle nostre terre – ha affermato il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli -. Quando parliamo di aree interne, dobbiamo sapere che c’è un’area più interna che è quella della montagna, quindi dobbiamo garantire quei servizi essenziali alle zone che sono in difficoltà”. Il sindaco, inoltre, ha rivolto un ringraziamento alla Regione per la vicinanza nei confronti dei territori colpiti dal sisma.

Oggi è una giornata molto importante per questa città con l’inaugurazione di un’opera molto significativa – ha sottolineato il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. La ricostruzione più rilevante però è quella delle prospettive per il futuro, con l’obiettivo di avere un territorio più attrattivo in grado di riportare le famiglie a vivere qui e le imprese a investire”.

La testimonianza di una studentessa

A commuovere tutti i presenti all’incontro è stata la testimonianza di una studentessa dell’Unicam, Claudia Venturini. “Ad Unicam gli studenti e le studentesse sono messi al centro di tutto, le nostre esigenze vengono prima di tutto. Con grande gioia e soddisfazione, oggi possiamo dire che gli studenti tornano fisicamente al centro della città di Camerino. Tutto ciò che è stato realizzato rappresenta un altro passo verso la rinascita di questo posto – ha detto Claudia – . Ho avuto modo di apprezzare il lavoro che la governance dell’ateneo porta avanti ogni giorno dietro le quinte, silenziosamente. Si costruisce ogni giorno con tutte le forze, anzi si ricostruisce, con la testa bassa ma con lo sguardo dritto a quel futuro che non crolla, ma che vogliamo riprenderci strappandolo dalle mani della rassegnazione e della paura. Un immenso grazie va anche al nostro Arcivescovo – ha sottolineato -. Perché nei suoi occhi ho visto la voglia e la determinazione di fare la propria parte, per rendere questo un posto migliore. Una persona estremamente appassionata, disposta a spendersi e a donarsi per la sua comunità. 130 nuovi posti letto vengono messi a disposizione di noi studenti, un dono che abbiamo l’obbligo di custodire e valorizzare. Una grande e calorosa accoglienza che avviene proprio a ridosso del Natale. Ringrazio quanti si sono adoperati per tutto ciò e ci auguro di vedere questa città splendere di una luce mai spenta, quella della speranza”.

L’intervento della sottosegretaria Augusta Montaruli

Ho ricevuto l’invito a poche ora dal giuramento, non sapevo dove era il ministero, dove erano i miei uffici, chi sarebbero stati i miei collaboratori, ma sapevo che oggi sarei dovuta essere qua – ha dichiarato la sottosegretaria dell’Università e della Ricerca Augusta MontaruliOggi si rompe il silenzio riportando in centro tanti studenti che sei anni fa sono dovuti scappare. Sentire le rotelle dei trolley dei ragazzi che tornano dopo essere fuggiti è come squarciare il velo della sofferenza. Questa è la migliore compensazione per chi ha reso questa giornata possibile – ha aggiunto -. La mia presenza è anche un impegno ad accogliere le vostre richieste anche per quanto riguarda la questione della didattica e della ricerca perchè l’Università di Camerino divenga sempre più attrattiva in un territorio in grado di accogliere tutti“.

Manuela Petrini: