La Chiesa da raccontare. L’Associazione culturale Brunetti editrice bandisce la XIII edizione del Premio cardinale Michele Giordano. Con il patrocinio dell’arcidiocesi di Napoli e dell’Ordine dei giornalisti della Campania. Il riconoscimento verrà assegnato a un’opera di ambito religioso edita nel corso del 2024. Presidente del premio è il cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, segretario è il giornalista vaticanista Francesco Antonio Grana. La commissione è composta, oltre che dal segretario che è membro di diritto, dai giornalisti Ottavio Lucarelli (presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania), Antonello Perillo (vicedirettore della Tgr), Marco Perillo (Il Mattino), Alfonso Pirozzi (Ansa) e Pietro Treccagnoli (Corriere del Mezzogiorno). La commissione sceglierà i libri vincitori tra le opere che saranno candidate dagli editori. La cerimonia di premiazione si svolgerà lunedì 29 settembre 2025, alle 16, a Napoli, nella Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, e sarà presieduta dal cardinale Battaglia. Le pubblicazioni dovranno essere presentate dagli editori entro il 31 marzo 2025.
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Editoria e Chiesa
Secondo il rapporto Rebeccalibri dal 2019 al 2021, il settore religioso ha perso 5 milioni di euro e 700.000 copie e che, se si risale al 2012, si ha ancor di più la misura complessiva dell’arretramento – dai 39 milioni di allora ai 20,8 milioni del 2021 (37,33 per gli editori cattolici; – 66,48% per gli editori laici) –, c’è l’evidente necessità di un cambiamento su vari fronti. “Non basta neppure un cambio di marcia nella produzione (ammesso che la direzione sia quella giusta), ma occorre sciogliere nodi strutturali sul piano interno ed esterno– osserva Avvenire-. Per questo, pur in presenza di buoni titoli e anche di eventi ecclesiali e culturali di per sé editorialmente favorevoli, anche in prospettiva, si fa fatica a raddrizzare la barca. Questo spiega le oscillazioni e le difficoltà correnti del libro religioso che, a fronte di un mercato tradizionale cresciuto nel 2022 in libreria del 4%, non sembra aver ancora creato le condizioni per fare altrettanto“.