La Quaresima come opportunità di rinascita spirituale e comunitaria. Da qui la necessitò di ripensare il proprio rapporto con Dio e con il prossimo. Afferma al Sir monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa: “In questo tempo siamo tutti molto preoccupati. Per le situazioni legate all’epidemia. E per gli sviluppi che questa produce nella nostra vita di tutti i giorni”. Ma in Quaresima, evidenzia il presule campano, possiamo rinascere come individui e come collettività.
Quaresima e rapporto con la vita
Durante la Quaresima, “tempo di penitenza”, sottolinea monsignor Angelo Spinillo, “abbiamo l’opportunità di riscoprire l’importanza del nostro rapporto con la vita. E il valore autentico dell’incontro con gli altri”. E, spiega il vescovo di Aversa, “la Parola di Dio ci spinge a vivere il rapporto con il Padre nella sua autenticità. Evitando di distrarci con le forme esteriori”.
Il vero culto a Dio
Monsignor Spinillo osserva: “Gesù che insorge contro i mercanti del tempio ci fa comprendere che il vero culto a Dio si offre nel proprio corpo. Nella propria persona. E nella propria anima”.
Verso la Risurrezione
“Questo tempo di distanziamento, proprio come Gesù nel deserto, ci mette nella condizione di affermare intensamente la presenza di Dio– sostiene il presule campano-. Vivere la verità del nostro rapporto (unico e irripetibile) con Dio anima anche la nostra partecipazione autentica alla vita comunitaria. In comunione con la Misericordia del Padre. Ecco questo ci annunzia la Pasqua e ci fa andare verso la Risurrezione”.
Speranza
Un’esortazione alla speranza lanciata da papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2021. “Nell’attuale contesto di preoccupazione in cui viviamo, tutto sembra fragile e incerto. Parlare di speranza potrebbe sembrare una provocazione. Il tempo di Quaresima è fatto per sperare. Per tornare a rivolgere lo sguardo alla pazienza di Dio. Che continua a prendersi cura della sua Creazione. Mentre noi l’abbiamo spesso maltrattata“.