Udienza interlocutoria al processo a carico di Giuseppe Profiti e Massimo Spina, rispettivamente ex presidente e tesoriere della Fondazione Bambino Gesù, accusati di peculato per aver utilizzato 422.000 euro di fondi dell’ospedale pediatrico per fini extraistituzionali, ovvero la ristrutturazione dell’attico del cardinale Bertone, Segretario di Stato emerito. In aula, oltre agli imputati, erano presenti cinque dei sette testimoni citati: Gianantonio Bandera, titolare della Castelli Re, l’impresa che realizzò i lavori nell’appartamento del porporato; Marco Bargellini, Paolo Mennini, Paolo Cipriani e Massimo Tulli, rispettivamente ex direttore e vicedirettore dello Ior, gli ultimi tre chiamati dalla difesa.
Memoriale della Enoc
Il presidente del collegio, Paolo Papanti Pelletier, in apertura dell’udienza iniziata alle 10.13 ha dato comunicazione di due novità. La prima è una lettera pervenuta al Tribunale in data 31 agosto da parte del presidente dell’Autorità di informazione finanziaria René Brulhart il quale ritiene che il direttore dell’Aif, Tommaso Di Ruzza, citato dall’accusa, “per ragioni di intelligence non sia obbligato a deporre”. La seconda è che nella tarda mattinata di ieri è stato depositato un memoriale, con relativa documentazione, da parte della presidente della Fondazione Bambino Gesù, Mariella Enoc, anche lei chiamata a testimoniare ma assente in aula.
Documentazione carente
Alla luce di queste novità, il promotore di giustizia Giampiero Milano ha chiesto che la nuova documentazione fosse messa a disposizione delle parti per essere adeguatamente esaminata, pur senza dover allungare eccessivamente i tempi del procedimento: “L’ufficio del promotore prende atto” della consegna del memoriale e “vorrebbe anche averne contezza” in modo che si possa “esercitare il diritto alla difesa e all’accusa” ha detto Milano. Alla richiesta si è associato l’avvocato Antonello Blasi, difensore di Profiti. Il legale ha tuttavia sottolineato la carenza della documentazione fornita dal Governatorato chiedendo l’esibizione di copia conforme dei registri delle persone giuridiche e canoniche dell’ospedale e della Fondazione perché manca ancora certezza sulla sede così come ha chiesto che sia presentata la documentazione nelle mani della Fondazione a integrazione della lettera del cardinale Bertone. L’avvocato Alfredo Ottaviani, difensore di Spina, si è invece opposto all’assenza sia di Di Ruzza (“Non esiste alcun motivo – ha detto – perché non venga a testimoniare in quanto è un pubblico ufficiale”) che della Enoc: “La speditezza del giudizio avviene in giudizio” ha affermato. Il presidente ha comunque sottolineato di aver preso atto della missiva di Brulhart ma ha precisato che non è stata presa alcuna decisione in merito.
Il capitolato dei lavori
Dopo una camera di consiglio di circa 45 minuti, il collegio ha dato lettura di un provvedimento con cui accoglie la richiesta dei termini per l’esame dei documenti depositati in cancelleria, le richieste della difesa sulla documentazione che dovrà essere fornita dal Governatorato e dispone che la Fondazione Bambino Gesù produca copia del capitolato preventivo dei lavori allegato alla lettera del cardinale Bertone dell’8 novembre 2013. Il processo è stato aggiornato alle 9 del 19 settembre quando saranno ascoltati prima gli imputati e poi i testimoni. Le udienze proseguiranno nel pomeriggio del 21 e del 22 settembre. Di fatto, i giudici si sono riservati di decidere sulla testimonianza di Enoc e Di Ruzza sulla base degli sviluppi del dibattimento.