Dieci giorni di preghiera per la pace. L’agenzia missionaria vaticana Fides rilancia l’appello dell’episcopato giapponese. I vescovi esortano i fedeli a “riflettere e agire” per fermare lo “spirito di Caino” nel mondo. “Ogni guerra porta con sé conseguenze che colpiscono l’intera famiglia umana. Dal dolore e dal lutto al dramma dei profughi. Fino alla crisi economica e alimentare- evidenziano i presuli del Giappone-. Lasciamoci conquistare dalla pace di Cristo. La fine delle ostilità è possibile. E’ un dovere. E’ la responsabilità primaria di tutti”.
Impegno di pace
“Questo è un anno in cui la pacifica convivenza tra i popoli è stata violentemente calpestata. La dignità della vita è trascurata e la sua protezione è stata messa da parte. Per i nostri dieci giorni di preghiera, quest’anno ci troviamo nel mezzo di una guerra”, afferma monsignor Isao Kikuchi. Arcivescovo di Tokyo. Presidente della Conferenza episcopale del Giappone. L’episcopato giapponese invoca la protezione della beata Vergine Maria. Nella festa dell’Assunzione della Vergine, il 15 agosto. Papa Francesco ha richiamato l’importanza della solidarietà. Nella protezione della vita. E nell’affrontare la crisi.
Atto violento
La Chiesa nipponica prende atto dei conflitti che attraversano il pianeta. Ed esprime preoccupazione per il fatto che alla crisi pandemica si aggiunga quella della guerra. Riguardo al conflitto in Ucraina si stigmatizza “l’atto violento di una grande potenza che ha calpestato i crescenti sforzi della comunità internazionale. Nella sua ricerca della pace”. E si ricordano “i desideri di tante persone che vogliono proteggere la vita e cercare la pace“.