A Praga, capitale della Repubblica Ceca – uno degli Stati con maggiore presenza di Atei – entro il 2022 potrebbe sorgere il Museo mondiale della Bibbia. L’iniziativa è di Radim Passer, uno dei più grandi imprenditori del mattone del Paese, secondo il quale un museo di questo tipo “servirebbe anche a ricordare quali sono le radici religiose su cui si basa la cultura europea”. Passer pensa di dedicare a questo progetto uno stabile di 2.500 mq di superficie situato nel quartiere di Michle, nella periferia meridionale della città. Il modulo è posto all’interno del BB Centrum, un modernissimo complesso residenziale e di palazzi per uffici, edificato dallo stesso Passer, dove hanno sede grandi banche e multinazionali.
Avvicinatosi alla fede nel 1998, dopo la morte improvvisa del suo primo figlio Max, ancora neonato, l’imprenditore pensa a una esposizione di carattere unico, destinata a ripercorrere la storia della Bibbia e contemporaneamente della umanità, grazie a una serie di reperti e rarità.
“Sarà una destinazione adatta per gli studenti, ma anche per gli adulti, turisti stranieri compresi. Tutti potranno trarne motivo di grande arricchimento morale e spirituale” ha detto l’imprenditore, secondo il quale non sarà di ostacolo neanche lo scetticismo verso la fede dei suoi concittadini.
Secondo un censimento del 2011, infatti, il 34,2% della popolazione – circa 10 milioni di abitanti – non professa nessuna religione, il 10,3% è cattolico, lo 0,8% è protestante. “La gente da noi, di per sé, non ha niente contro la Bibbia, né contro l’Onnipotente – spiega Passer – A pesare è purtroppo il modo con il quale gli uomini di chiesa, coi loro comportamenti e modi di fare, contribuiscono a dare una immagine sbagliata del Signore”. In Europa il Museo della Bibbia di Praga sarà il terzo ad aprire dopo quelli istituiti ad Amsterdam in Olanda e a Francoforte in Germania. Spostandoci oltreoceano, è prevista quest’anno l’apertura del Museo della Bibbia nel centro di Washington.