C’è carestia di fedeli nelle parrocchie. I parroci, per cercare di tamponare, le stanno provando tutte, persino improvvisandosi pubblicitari con ingegnosi richiami per “pecorelle smarrite”. È questo il caso di Nemi, dove il parroco di Santa Maria del Pozzo, don Luigi Caria ha preso spunto addirittura dagli spot che invitano a non abbandonare gli animali. Nella bacheca parrocchiale, don Luigi ha affisso da tempo un manifesto in cui si legge: “Campagna contro l’abbandono del battesimo”. Sotto questo titolo che risveglia la curiosità, si legge: “Ogni anno migliaia di battesimi versano in stato di abbandono, in quanto vengono lasciati dai loro proprietari nelle ‘piazzole’ dei registri parrocchiali. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per fermare questa tragedia. Da ora in poi fai una scelta responsabile. Adotta il tuo battesimo e portalo sempre con te!”.
L’idea nasce dal fatto che il sacerdote vede ogni domenica coppie che scelgono di battezzare i propri figli, ma poi non li vede più mettere piede in chiesa. Al che ha pensato di correre ai ripari, ironizzando e lanciando un monito alle “pecorelle smarrite”. È preoccupato inoltre che il battesimo sembra ormai solo un’iscrizione ai registri, mentre è “è un atto che andrebbe fatto con una maggiore consapevolezza e che si dovrebbe dare un seguito al gesto, non dimenticarlo”.
Della stessa opinione è anche il sociologo Marco Marzano, docente all’università di Bergamo, il quale afferma che battezzarsi oggi è “come andare a gare il vaccino”. È un’occasione di socialità, per fare festa, per rivedere i parenti e banchettare, insomma “si fa entrare il bambino in società”. Secondo il professore don Luigi è riuscito a risvegliare un po’ la curiosità dei fedeli, ma ha soprattutto invitato alla riflessione, ovvero a prendere maggiore consapevolezza di ciò che si fa. Quella dei tempi moderni non è una perdita di fede globale, perché l’effetto si riscontra in tutto il mondo occidentale, ma piuttosto indifferenza. Esiste infatti una enorme zona di grigio di persone che non hanno una sfiducia attiva nella religione, ma nell’epoca moderna ciò che viene meno è il precetto di andare in chiesa, la gente ha preso le distanze da certe funzioni che riveste questa istituzione.