Secondo il cardinale Pierbattista Pizzaballa è “importante costruire percorsi di pace ovunque perché sono stati bloccati da tanto odio“. Il Patriarca di Gerusalemme dei Latini è intervenuto con un videomessaggio al seminario “L’amicizia come via per costruire la pace della famiglia umana” organizzato dall’Università LUMSA. “Sono molto grato di mandarvi i nostri saluti da Gerusalemme e i nostri ringraziamenti. Innanzitutto per la vostra preghiera. Per la vostra vicinanza. E anche per la vostra iniziativa– afferma il porporato francescano-. E’ importante costruire ovunque percorsi di pace. E’ importante a Roma. E’ importante in Italia. In Europa. E ancor di più lo è qui dove la pace sembra essere la grande assente di questo tempo e in questa terra”. Prosegue il cardinale: “Abbiamo bisogno anche noi di costruire percorsi di pace. Perché questi percorsi in questo momento terribile sono stati bloccati. Fermati e distrutti da tanto odio che ha creato situazioni vergognose. E che dal 7 ottobre hanno provocato enormi problemi alla popolazione”.
Appello di Pizzaballa
“In questo momento il mio pensiero va soprattutto ai cristiani di Gaza che sono una piccola comunità. Accerchiata però. Dove vivono una situazione drammatica- sottolinea monsignor Pizzaballa-. A Gaza come sapete sono ormai molte migliaia le vittime. E sono tutti civili, tra esse molti bambini e molte donne. Le infrastrutture totalmente distrutte. Le case distrutte. Vivono una situazione di estrema fragilità ed estrema insicurezza. Costruire percorsi di pace in questo contesto è assai complesso. Perché l’odio, il rancore, il risentimento e il desiderio di vendetta, stanno crescendo sempre di più nel cuore di popoli e di persone. Abbiamo bisogno anche d’imparare. Quindi attenderemo di avere anche le vostre indicazioni su come costruire, in questo contesto così ferito, la pace. La prima cosa che dobbiamo dire, soprattutto noi cristiani, è che noi nella pace crediamo”.
Pace
“Per noi la pace è Cristo risorto che è il fondamento della nostra speranza. E della nostra pace- aggiunge il Patriarca-. Poi bisogna tradurre questa bella affermazione nella vita concreta, nella realtà del nostro tempo e nelle nostre azioni. E’ una sfida importante, ma non impossibile. Che ha bisogni di tanti testimoni. Di tante persone che siano disposte a scommettere. E a dare anche la loro vita per questo, nel costruire concretamente percorsi possibili d’incontro, di pace e di riconciliazione. Grazie alla vostra preghiera. Grazie per la vostra solidarietà. Che il Signore ci benedica tutti”.