“La piaga della tratta si può sconfiggere”: il Papa alla rete Talitha Kum

Francesco

Foto: Stefano Carofei

“Per sconfiggere la tratta di persone, una delle piaghe più terribili del nostro tempo, è necessario un approccio sistematico a molteplici livelli”. Lo ha detto papa Francesco nel discorso inviato ai partecipanti all’assemblea generale di “Talitha Kum”, la rete mondiale di religiose anti-tratta, che si è svolta a Sacrofano a Roma.

Il Papa: “La tratta è tra le piaghe più terribili del nostro tempo”

“Nel mio cuore c’è tanta gratitudine per quanto fate, sia ognuno personalmente sia tutti insieme, per sconfiggere la tratta di persone, una delle piaghe più terribili del nostro tempo”. Lo afferma papa Francesco nel discorso inviato ai partecipanti all’assemblea generale di “Talitha Kum”, la rete mondiale di religiose anti-tratta, svoltasi a Sacrofano (Roma).

“La tratta di persone è un male “sistemico”, e quindi possiamo e dobbiamo eliminarlo mediante un approccio sistematico a molteplici livelli – dice il Papa -. La tratta si rafforza con le guerre e i conflitti, trae beneficio dagli effetti dei cambiamenti climatici, dalle disparità socio-economiche, approfitta della vulnerabilità delle persone costrette a migrare e della condizione di disuguaglianza in cui si trovano, soprattutto, donne e bambine. La tratta è un’attività che non rispetta e non guarda in faccia a nessuno, garantendo grandi profitti a persone senza scrupoli morali. La tratta è in continua evoluzione e trova sempre nuovi modi per svilupparsi, com’è accaduto durante la pandemia”.

“La tratta si può sconfiggere”

Ma secondo Francesco, “possiamo riuscire ad eliminarla. Occorre proseguire sulla scia di come avete sempre fatto voi di Talitha Kum: metterci a fianco delle vittime, ascoltarle, aiutarle a rialzarsi e, insieme, agire contro la tratta. Per essere davvero efficaci contro questo fenomeno criminale tanto odioso è necessario essere una comunità”.

“Talitha Kum è diventata una rete capillare e globale e, nel medesimo tempo, anche ben radicata nelle Chiese locali – aggiunge il Pontefice -. Essa è diventata un punto di riferimento per le vittime, per le loro famiglie, per le persone a rischio e per le comunità più vulnerabili. Inoltre, i vostri appelli costituiscono un forte richiamo alla responsabilità per Governi e istituzioni nazionali e locali”. “Vi incoraggio a proseguire su questa strada, portando avanti le azioni di prevenzione e cura e intessendo tante preziose relazioni, indispensabili per contrastare e sconfiggere la tratta”, conclude.

Fonte: Ansa

redazione: