Il 20 ed il 21 aprile il sangue dei martiri cristiani tornerĆ a ātingereā idealmente un monumento per denunciare il dramma dei tanti fedeli uccisi ancora oggi in odio alla fede. Dopo il Colosseo, sarĆ la volta della Fontana Maggiore, simbolo della cittĆ di Perugia. Unāiniziativa, patrocinata da Aiuto alla Chiesa che Soffre, che vede lāimpegno congiunto dellāamministrazione comunale e dellāArcidiocesi di Perugia-CittĆ della Pieve e che intende in special modo richiamare lāattenzione della cittadinanza sul dramma delle popolazioni sofferenti in Medio Oriente e soprattutto in Siria.
Il 20 sera alle 21, lāappuntamento ĆØ in Piazza IV Novembre ā dove ĆØ sita la Fontana Maggiore ā per un momento di preghiera organizzato, come ogni 20 del mese, dal Comitato Nazarat di Perugia.Ā Il dramma dei Cristiani in Medio Oriente, questo il titolo della conferenza che si terrĆ sabato 21 aprile alle ore 17, presso la Sala del Rettorato, adiacente al Chiostro della Cattedrale di Perugia. Lāevento ĆØ promosso da Acs in collaborazione con lāArcidiocesi e il Comune di Perugia, il Comitato Nazarat e lāAssociazione culturale Esserci.
Lāincontro sarĆ moderato daĀ padre Giuseppe Battistelli, Commissario di Terra Santa per lāUmbria, e sarĆ aperto dallāintervento delĀ cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo diĀ Perugia-CittĆ della Pieve e presidente della Conferenza Episcopale italiana. La presenza del cardinale ĆØ espressione della vicinanza della Chiesa perugina e italiana alle popolazioni colpite dai conflitti. InterverrĆ poiĀ Alessandro Monteduro, direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre,Ā per una panoramica sulla persecuzione anticristiana nel mondo e in particolar modo in Medio Oriente. Monteduro parlerĆ inoltre del vitale sostegno offerto dalla Fondazione pontificia alle locali comunitĆ cristiane che oggi rischiano di scomparire a causa di guerre e fondamentalismo.
SeguirĆ lāintervento del giornalistaĀ Gian Micalessin,Ā inviato di guerra, per una descrizione della situazione dei cristiani in Siria, una realtĆ che il giornalista, piĆ¹ volte in questi anni di conflitto nel martoriato Paese mediorientale, conosce da vicino. ConcluderĆ lāincontroĀ Ayman Haddad, italo-siriano, docente di lingua e cultura araba a Perugia.