In occasione del nefasto anniversario del lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki che ricorre rispettivamente il 6 e il 9 agosto, l’organizzazione Pax Christi International, movimento cattolico internazionale per la pace sorto in Francia nel 1945, ha lanciato un appello affinché si possa procedere rapidamente alla ratifica, alla firma e all’attuazione di un nuovo Trattato delle Nazioni Unite in merito alla proibizione dell’utilizzo delle armi nucleari al quale finora hanno aderito 55 stati al mondo.
Un monito che l’umanità non dovrà dimenticare
In particolare, la sopracitata organizzazione, ha sottolineato che, il primo uso delle armi nucleari è stato uno degli eventi più devastanti della storia e ciò deve essere un campanello d’allarme che l’umanità non dovrà mai dimenticare. Successivamente è stato posto l’accento sul fatto che, questa commemorazione, possa fornire la forza e la perseveranza a tutti coloro che si battono per il disarmo nucleare con l’obiettivo di giungere a codesto obiettivo quanto più presto possibile. Successivamente, è doveroso ricordare, che gli attacchi nucleari ad Hiroshima e Nagasaki, causarono 246 mila morti per le esplosioni e un grande numero di malati che perirono negli anni successivi a causa delle conseguenze delle esplosioni atomiche, oltre ad immani sofferenze umane e materiali che, per molto tempo, hanno funestato la popolazione civile giapponese.
Numerose armi atomiche nonostante i trattati per limitarne la diffusione
Malgrado quanto sopra detto e nonostante i trattati che proibiscono l’uso di armi atomiche, allo stato attuale, in soli 9 paesi al mondo vi sono un totale di 15 mila armi atomiche, di cui 1800 di queste risultano essere mantenute in stato di massima efficienza e quindi pronte per essere utilizzate.