Il covid ha colpito anche il Patriarcato latino di Gerusalemme, a partire da monsignor Pierbattista Pizzaballa che è attualmente positivo anche se in buone condizioni e in isolamento. Lo ha fatto sapere lo stesso Patriarca aggiungendo che attualmente ci sono altri 5 sacerdoti infettati dal virus ma tutti asintomatici.
Il patriarcato di Gerusalemme dei Latini estende la sua giurisdizione sui fedeli cattolici di rito latino residenti in Israele, Palestina, Giordania e Cipro. Sede patriarcale è la città di Gerusalemme, dove si trovano la basilica cattedrale del Santo Sepolcro e la concattedrale del Santissimo Nome di Gesù. Nel 2019 contava 321.500 battezzati.
Celebrazioni natalizie a Betlemme
Il Patriarcato si è augurato che la situazione possa risolversi nei prossimi giorni e in ogni caso prima delle festività natalizie. Pizzaballa, scrive Ansa, è atteso per la celebrazione della Messa di mezzanotte del 24 dicembre a Betlemme, in Cisgiordania, che questa volta – vista la situazione sanitaria legata al Covid – si svolgerà in maniera diversa da quella degli anni passati. A quanto si è appreso, ad esempio, non è prevista allo stato attuale la partecipazione del presidente palestinese Abu Mazen.
Bloccati, sempre per l’emergenza, i cristiani che vivono nella striscia di Gaza. In anni recenti, le autorità israeliane avevano garantito un numero consistente di permessi riservati ai cristiani di Gaza che volevano recarsi soprattutto a Betlemme, Nazareth o Gerusalemme per celebrare lì le feste cristiane del Natale. A Gaza vivono un migliaio di cristiani, per lo più greco-ortodossi, su una popolazione complessiva di 2 milioni di palestinesi. Quest’anno per loro, però, sarà possibile seguire le celebrazioni natalizia solo via web.