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Parolin: “Dialoghiamo anche con Salvini”

Il Papa continua a dirlo: dialogo, dialogo, dialogo. E perché non Salvini?”. Il card. Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, indica un pertugio tra le mura leonine che finora erano sembrate serrate per il vicepremier e ministro dell'Interno. A margine della premiazione promossa dalla Fondazione Centesimus Annus, il porporato è stato interpellato dai giornalisti sulle recenti elezioni europee e sul personaggio del momento, un Salvini uscito vincitore dalle urne e oggetto di discussione per aver pubblicamente brandito e baciato un rosario ed invocato la protezione dei santi sull'Europa. “Usare i simboli religiosi per manifestazioni di parte, come sono i partiti, c'è il rischio di abusare di questi simboli“, rileva Parolin. Il quale comunque afferma: “Il dialogo si fa soprattutto con quelli che non la pensano come noi e con i quali abbiamo qualche difficoltà e qualche problema. Io sono di questo parere, e quindi anche con Salvini si deve dialogare”.

L'affermazione dei sovranisti

La buona affermazione dei partiti sovranisti è un'altra questione sollevata nel corso dell'incontro tra il cardinale e i giornalisti. “Prendiamo atto di quanto è successo – spiega Parolin -. Nello stesso tempo credo che si debba guardare avanti, guardare avanti nel senso di continuare a dialogare per costruire l'Europa che tutti vogliamo, anche con tutte queste tendenze di ripiegamento su se stessi e di messa in discussione del progetto europeo. Quindi io sarei per una visione positiva e incoraggiante nel senso di dire: questa è la realtà, però possiamo costruire ancora“.

Le parole del card. Mueller

Il rapporto tra Salvini e la Chiesa è stato al centro di un'intervista uscita ieri sul Corriere della Sera al cardinale tedesco Gerhard Mueller, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede. “Dire, come hanno fatto il direttore di Civiltà Cattolica Antonio Spadaro, e il presidente della Cei Gualtiero Bassetti, che Salvini non è cristiano perché è contro l'immigrazione, è stato un errore. Chiaramente dobbiamo accogliere gli immigrati, ma non identificarci con una sola politica. In questa fase la Chiesa fa troppa politica e si occupa troppo poco di fede”, le nette parole di Mueller. “Un'autorità ecclesiastica” ha aggiunto “non deve immischiarsi nella politica, quando ci sono un Parlamento e un governo legittimati democraticamente, come in Italia. Meglio parlare con Salvini, discutere, o correggerlo quando è necessario“.

La risposta

A stretto giro, è arrivato il commento del vicepremier Matteo Salvini: “Ringrazio Parolin – ha detto in un messaggio su Facebook -, il quale ha detto che è giusto dialogare con tutti, anche con Salvini. Non penso di avere la lebbra o la peste”.

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