Vaccinarsi contro il Covid è “atto di responsabilità e amore”, ribadisce il cardinale Pietro Parolin. “La Chiesa non entra nel merito delle norme e delle leggi dello Stato italiano. Mi limito a ripetere ciò che ha detto Papa Francesco. Vaccinarsi è un atto d’amore nei confronti di se stessi e degli altri. Ed è un atto di responsabilità”, afferma il Segretario di Stato della Santa Sede. A margine della sua visita al santuario mariano di Montevergine. In provincia di Avellino. Dove ha presieduto la celebrazione eucaristica che ha chiuso i festeggiamenti in onore della Madonna del santuario. Fondato nel dodicesimo secolo da san Guglielmo da Vercelli. Il cardinale Parolin ha poi rinnovato l’appello del Papa “a tutte le forze vive della società“. Ad “affrontare con coraggio e speranza le sfide poste dall’emergenza sanitaria”.
Cooperazione anti-Covid
Secondo il cardinale Parolin “la pandemia, i contagi, le vittime, le cure e i vaccini non sono problemi locali“. Ma riguardano “il mondo intero e le relazioni tra i popoli”. L’azione diplomatica è quindi “necessaria“. Per chiedere alle istituzioni locali o ai parlamenti e governi nazionali di “stabilire strategie e protocolli comuni“. E per “motivare la creazione di accordi tra gli Stati“. La sfida della pandemia sollecita a “guardare sempre alla persona”. Dunque “orientando le decisioni al bene comune. Utilizzando il metodo del dialogo. Dell’incontro. E della riconciliazione“.
Responsabilità
Di qui l’appello del porporato a riflettere su “come si possa lavorare per contribuire alla costruzione del bene comune“. Un dovere per chi ha responsabilità. E che oggi si sintetizza nella necessità “di uscire da una crisi profonda e difficile da interpretare“. Attraverso il “rafforzamento degli equilibri sociali, delle economie, della struttura dei Paesi e delle capacità dei governi“.