Infondere fiducia e speranza nelle nuove generazioni è un compito che come Chiesa non possiamo eludere”, ha affermato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, nell’omelia della messa celebrata a Gioia Tauro a conclusione dei lavori del II Congresso eucaristico della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.
L’esempio di Padre Pio e Madre Teresa
Nel corso dell'omelia, per spiegare l'importanza dell'Eucaristia, ha citato l'esempio di Padre Pio e Madre Teresa. La santa, infatti, era solita ripetere: “Senza Eucaristia non potrei vivere, non potrei amare e non potrei servire i poveri”. Il santo da Pietrelcina, invece, usava questa immagine: “E' più facile che il mondo viva senza il sole piuttosto che viva senza la Messa”. Il cardinale Parolin ha sottolineato che “il motivo più profondo per cui non possiamo vivere senza Eucaristia sta nelle parole stesse che Gesù ha pronunciato sul pane spezzato e sul vino versato: 'Questo è il mio corpo, che è dato per voi. Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi'. Non possiamo rimanere indifferenti – ha ribadito – di fronte a questo straordinario sacramento, nel quale Gesù ha posto la sua stessa vita come dono per noi”.
L'Eucaristia, sorgente immensa di amore
L'Eucaristia come mezzo per introdurre nelle strutture del mondo forza di amore, di perdono e riconciliazione, forze che ribadisce il Segretario di Stato, tengono in piedi il mondo. “Il mondo sta in piedi perché ci sono persone che amano davvero, che portano non solo il peso della propria vita, ma anche il peso della vita degli altri, che rinunciano ai propri successi e onori per lasciare spazio all’affermazione degli altri e al loro bene. Se togliamo tutto questo, il mondo diventa un inferno; e quando il mondo diventa un inferno, scompare il desiderio stesso di vivere e il desiderio di dare vita ad altri. Per questo il mondo ha bisogno dell’Eucaristia – ha aggiunto – Non perché essa evidentemente sia l’esclusiva sorgente di amore nel mondo; certamente Dio ha messo la capacità e il desiderio di amare in ogni cuore, e l’esperienza stessa di nascere, di essere accolto da qualcuno diventa un impulso forte che ci spinge ad amare. Ma è importante ribadire che di fatto l’Eucaristia è una sorgente immensa di amore concreto“.
Maria “donna eucaristica”
“Questo circolo di amore ci rende ben consapevoli dei problemi, delle difficoltà economiche e sociali, che oggi voi vi trovate a vivere in questa particolare zona della Calabria, che a volte si manifestano nel modo più grave e talvolta più drammatico, anche attraverso il fenomeno delle attività criminose e mafiose e le preoccupanti forme di omertà e di corruzione che esso genera. Tutto questo è esattamente la negazione del messaggio del mistero dell’Eucaristia“. ” Auspico che possiate far convergere tutte le vostre energie di intelligenza e di cuore, che sono tante e così valide, verso l’edificazione di una società migliore, più giusta, più ordinata, più umana, una società degna della tradizione cristiana della vostra terra. Venga in nostro aiuto la Vergine Maria che voi venerate nella Cattedrale di Oppido Mamertina come l’Annunziata – ha concluso -. Maria è 'donna eucaristica' (Ecclesia de Eucharistia nn. 53-58). Solo guardando a Lei e seguendo le sue orme potremo celebrare e vivere il mistero eucaristico, 'il tesoro della Chiesa, il cuore del mondo, il pegno del traguardo a cui ciascun uomo, anche inconsapevolmente, anela'. Su tutti e ciascuno volga il suo sguardo misericordioso e materno. Amen!”.