Papa Francesco ha inviato un telegramma di condoglianze per le vittime della strage nell’asilo di Utai Sawan, in Thailandia, nel quale si dice “profondamente addolorato per l’orrendo attacco”.
“Sua Santità papa Francesco – si legge nel telegramma – rivolge le sue sue più sentite condoglianze e assicura la sua vicinanza spirituale a tutte le persone coinvolte da questo atto di indicibile violenza contro bambini innocenti”.
“Nell’implorare la guarigione divina e la consolazione sulle famiglie ferite e in lutto- conclude Bergoglio -, Sua Santità prega che, in queste ore di immensa tristezza, possano trovare supporto e forza dalla solidarietà dei vicini e concittadini. Su tutto l’amato popolo thailandese, il Santo Padre invoca la benedizione di pace e perseveranza in ogni bene”.
Il massacro dell’asilo nodo in Thailandia
Ieri 35 persone, compresi 25 bambini, due insegnanti e un agente di polizia, sono morti nell’attacco sferrato da un uomo armato di pistola e coltello in un asilo nido nel nord-est del Paese. L’uomo – ha riferito il colonnello Jakkapat Vijitraithaya alla stampa locale – ha fatto irruzione nella struttura e ha iniziato a sparare all’impazzata. I bambini uccisi nell’asilo nido thailandese della città settentrionale di Na Klang – almeno 25 – avevano tutti tra i due e i tre anni di età. Sono stato colpiti mentre dormivano.
Ma l’orrore non è finito lì. L’aggressore infatti, dopo aver sparato e accoltellato bambini e adulti, è fuggito con un’auto e ha investito diversi pedoni. Poi è tornato a casa. Ha ucciso la moglie, il figlio, e altri familiari e infine si è tolto la vita. Trentacinque, al momento, la conta dei morti.
Non è ancora chiaro il movente dell’attacco. Secondo i media locali, il responsabile della strage sarebbe un 34enne ex agente di polizia, Panya Khamrab, che di recente era stato licenziato.
Re Vajiralongkorn visita le famiglie dei superstiti
Il re di Thailandia Maha Vajiralongkorn si sta recando in queste ore nel nord del paese per fare visita ai sopravvissuti della strage nell’asilo di Na Klang. Lo ha annunciato il portavoce del governo thailandese. Anche il primo Ministro Prayut Chan-O-Cha è arrivato nella zona, dove ha incontrato le famiglie delle vittime e avrà in giornata anche un incontro con il re Maha.