Papa Roncalli “patrono” del progresso

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Papa Giovanni XXIII è stato il “patrono” dell’innovazione nel rapporto tra la Chiesa e il mondo contemporaneo. Il pioniere del dialogo con la società in rapida evoluzione. L'”inventore” del Concilio Vaticano II. L’istituto comprensivo Papa Giovanni XXIII di Martina Franca (Taranto) è una delle tre scuole vincitrici della 13esima edizione del “Premio dei Premi”, il premio nazionale per l’Innovazione promosso dalla Fondazione “Cotec” e istituito per concessione del Presidente della Repubblica. La cerimonia di premiazione si terrà il 19 dicembre a Roma, presso la Sala Convegni del Cnr. Il premio celebra i vincitori delle competizioni per l’innovazione organizzate in vari settori, tra i quali anche l’istruzione. Per tale ambito il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha deciso di indicare quest’anno alla Fondazione Cotec le tre scuole secondarie vincitrici del progetto Asoc (A Scuola di Open Coesione) 2022-2023, il percorso didattico innovativo che sviluppa competenze digitali in comunicazione e in elaborazione dati, attraverso un’attività di monitoraggio civico dei fondi pubblici sul proprio territorio.

Papa Giovanni XXIII

L’istituto comprensivo Giovanni XXIII sarà premiato dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo con questa motivazione: “Premio per il migliore progetto su open data, data journalism e monitoraggio civico sui finanziamenti pubblici assegnato ad una scuola secondaria di primo grado”. L’anno scorso, infatti, gli alunni della 2°B (ora 3°B) hanno monitorato un progetto finanziato con 714mila euro dalla Regione Puglia che ha portato nel 2016 alla nascita del Museo della Basilica (il MuBa San Martino) all’interno di un edificio nobiliare settecentesco del centro storico del loro paese. L’obiettivo dei giovani alunni è stato quello di far conoscere ai propri concittadini e alle agenzie turistiche del territorio un museo ricco di arte e di storia. E soprattutto da due anni completamente gratuito. Nell’ambito del progetto, gli alunni hanno organizzato eventi pubblici. Hanno realizzato interviste. E hanno aperto ben quattro canali social (Facebook, Instagram, Twitter e Youtube).

Giacomo Galeazzi: