Papa Francesco nellāomeliaĀ della Messa mattutina a Casa Santa Marta ripete con forza questo invito di GesĆ¹ nel Vangelo odierno di Luca: “Non giudicate e non sarete giudicati”.
āQuante volte – esordisce BergoglioĀ – lāargomento delle nostre conversazioni ĆØ giudicare gli altri!ā dicendo āquesto non vaā. āMa chi ti ha fatto giudice, a te?ā, ammonisce. āGiudicare gli altri ĆØ una cosa brutta, perchĆ© lāunico giudice ĆØ il Signoreā che conosce questa tendenza dellāuomo a giudicare.
Misericordia
“Nelle riunioni che noi abbiamo, un pranzo, qualsiasi cosa sia – spiega –Ā pensiamo della durata di due ore: di quelle due ore, quanti minuti sono stati spesi per giudicare gli altri? Questo ĆØ il ānoā. E qual ĆØ il āsƬā? Siate misericordiosi. Siate misericordiosi come il Padre vostro ĆØ misericordioso. Di piĆ¹: siate generosi. Date e vi sarĆ dato. Cosa mi sarĆ dato? Una misura buona, pigiata, colma e traboccante. Lāabbondanza della generositĆ del Signore, quando noi saremo pieni dellāabbondanza della nostra misericordia nel non giudicare”.
UmiltĆ
La seconda parte del messaggio della Chiesa, nella prima lettura e nel salmo, ĆØ lāinvito ad avere un atteggiamento di umiltĆ Ā riconoscendosiĀ peccatori.
“E noi – dice il Papa – sappiamo che la giustizia di Dio ĆØ misericordia. Ma bisogna dirlo: 'A Te conviene la giustizia; a noi, la vergogna'. E quando si incontrano la giustizia di Dio con la nostra vergogna, lƬ cāĆØ il perdono. Io credo che ho peccato contro il Signore? Io credo che il Signore ĆØ giusto? Io credo che sia misericordioso? Io mi vergogno davanti a Dio, di essere peccatore? CosƬ semplice: a Te la giustizia, a me la vergogna. E chiedere la grazia della vergogna”.
La grazia della vergogna
Francesco, a infine omelia, racconta che in Argentina alla gente che fa del male, violenze corruzione etc., le si dice 'svergognata'. “Eā una grande grazia, la vergogna – cocnclude il Pontefice venuto quasi dallaĀ fineĀ del mondo -. CosƬ ricordiamo: lāatteggiamento verso il prossimo, ricordare che con la misura con cui io giudico, sarĆ² giudicato; non devo giudicare. E se dico qualcosa sullāaltro, che sia generosamente, con tanta misericordia. Infine, lāatteggiamento davanti a Dio, questo dialogo essenziale: 'A Te la giustizia, a me la vergogna'ā.