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Il Papa nomina sette donne nella Commissione tutela minori

Il Papa ha nominato sette donne, delle quali cinque laiche, tra i nuovi membri della Pontificia Commissione per la tutela dei minori

Il Papa ha nominato sette donne, delle quali cinque laiche, tra i nuovi membri della Pontificia Commissione per la tutela dei minori. In tutto, i nuovi componenti nominati dal Santo Padre sono dieci.

I nuovi componenti sono: i monsignori Peter Karam e Thibault Verny; padre Tim Brennan; le sette donne sono: le suore Mary Niluka Perera e Annah Nyadombo; la professoressa Irma Patricia Espinosa Hernández; le dottoresse Maud de Boer-Buquicchio, Anne-Marie Emilie Rivet-Duval, Teresa Devlin, Ewa Kusz.

Card. O’Malley: “Impegno Chiesa è questione di giustizia”

“Serve un impegno serio, è una questione di giustizia”: lo sottolinea il cardinale Sean Patrick O’Malley, il cappuccino arcivescovo di Boston che il Papa ha voluto dal 2014 a capo della Pontificia Commissione per la tutela dei minori. Nel giorno in cui il Papa ha nominato dieci nuovi membri della Commissione, di cui sette donne, il cardinale, in una intervista a Vatican News, afferma: “Gli abusi sessuali hanno fatto tanti danni: nelle vittime, nelle famiglie, nelle diocesi, nel clero. Per molto tempo questo male è rimasto nascosto. Adesso la Chiesa vuole reagire e curare, portare luce nel buio. Il Papa dall’inizio del pontificato ha fatto della sicurezza dei minori una priorità.

La Commissione è una delle prime cose che ha fatto per realizzare questo obiettivo”. “Credo che ancora ci sia molto da fare, ma è importante perché è impossibile evangelizzare nella Chiesa senza avere un impegno forte col safeguarding. È un ministero difficile, diversi vescovi hanno paura di avvicinarsi a casi di abusi, di parlare con i sopravvissuti e le vittime. Ma se non facciamo uno sforzo reale di trovare una soluzione a questo problema interno alla Chiesa, sarà impossibile ripristinare la fiducia con il nostro popolo”, conclude 0’Malley.

La Pontificia Commissione per la tutela dei minori

“L’effettiva tutela dei minori (Minorum tutela actuosa) e l’impegno per garantire loro lo sviluppo umano e spirituale consono alla dignità della persona umana – scriveva Francesco nel chirografo del 22 marzo 2014 per l’istituzione della nuova commissione – fanno parte integrante del messaggio evangelico che la Chiesa e tutti i suoi membri sono chiamati a diffondere nel mondo. Dolorosi fatti hanno imposto un profondo esame di coscienza da parte della Chiesa e, insieme con la richiesta di perdono alle vittime e alla società per il male causato, hanno portato ad avviare con fermezza iniziative di vario genere nell’intento di riparare il danno, fare giustizia e prevenire, con tutti i mezzi possibili, il ripetersi di episodi simili in futuro”.

“In tale linea, avendo sentito i consigli di numerosi Cardinali e membri del Collegio episcopale, così come quelli di altri collaboratori ed esperti nelle materie che interessano questo settore, ho deciso di continuare l’opera già iniziata dai miei Predecessori stabilendo presso la Santa Sede una Commissione permanente con lo scopo di promuovere la tutela della dignità dei minori e degli adulti vulnerabili, attraverso le forme e le modalità, consone alla natura della Chiesa, che si ritengano più opportune, nonché di cooperare a tale scopo con quanti individualmente o in forma organizzata perseguono il medesimo obiettivo”

“Come ho avuto la possibilità di evidenziare durante un incontro con alcune vittime di abusi sessuali, faccio affidamento sui membri di questa Commissione per la tutela efficace dei minori e degli adulti vulnerabili, a prescindere dal credo religioso che professano, perché essi sono i piccoli che il Signore guarda con amore. Ai miei collaboratori chiedo tutto l’impegno possibile affinché mi aiutino a rispondere alle esigenze di questi piccoli”.

“Compito specifico della Commissione sarà quello di propormi le iniziative più opportune per la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili, sì da realizzare tutto quanto è possibile per assicurare che crimini come quelli accaduti non abbiano più a ripetersi nella Chiesa. La Commissione promuoverà, unitamente alla Congregazione per la Dottrina della Fede, la responsabilità delle Chiese particolari per la protezione di tutti i minori e degli adulti vulnerabili. Per queste ragioni, istituisco la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori”.

Una Partita per la Pace

Sempre stamani, Bergoglio ha ricevuto in udienza Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), e Christophe de Kepper, direttore generale.
Lo riferisce il Bollettino della sala stampa vaticana.

Il prossimo 14 novembre si terrà, allo Stadio Olimpico di Roma, la 3a edizione della Partita per la Pace, benedetta da Papa Francesco, che vedrà il sostegno delle più grandi stelle del calcio mondiale.

Lo slogan dell’edizione 2022 sarà “We Play For Peace”. Anima dell’iniziativa è Scholas Occurentes che da tempo lavora con i giovani aiutandoli a crescere nella loro consapevolezza, a crescere in un mondo più a loro misura. Un’edizione nel segno della pace, quanto mai urgente a sette mesi dal conflitto in Ucraina, e nel ricordo di Diego Armando Maradona, amico di Scholas Occurentes.

Saranno molti i campioni che prenderanno parte all’evento come Ronaldinho, Caniggia e Stoichkov. Molti altri come Messi, Dybala, Buffon hanno inviato messaggi di sostegno per la Partita della pace.

Alla presentazione dell’evento presso la Radio Vaticana hanno preso parte il capitano della Lazio, Ciro Immobile, il calciatore della Roma Marash Kumbulla, e l’ex compagno di squadra di Maradona, Ciro Ferrara.

 

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