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Papa: “Mai chiedere grazie per soddisfare il nostro orgoglio”

AviditĆ  di possesso, gloria umana, strumentalizzazione di Dio. Nell'Angelus di oggi, prima domenica di Quaresima, Papa Francesco riflette sulle tre tentazioni che il diavolo pone innanzi a GesĆ¹ nel deserto.

Le tre tentazioni

“Le tre tentazioni indicano tre strade che il mondo sempre propone promettendo grandi successi, tre strade per ingannarci: lā€™aviditĆ  di possesso, la gloria umana, la strumentalizzazione di Dio. Sono strade in cui ci perderemo”, afferma il Vescovo di Roma. Nella prima tentazione, quella dell'aviditĆ , l'ingannatore “parte dal naturale e legittimo bisogno di nutrirsi, di vivere, di realizzarsi, di essere felici, per spingerci a credere che tutto ciĆ² ĆØ possibile senza Dio, anzi, persino contro di Lui“. Ma – prosegue – “ricordando il lungo cammino del popolo eletto attraverso il deserto, GesĆ¹ afferma di volersi abbandonare con piena fiducia alla provvidenza del Padre, che sempre si prende cura dei suoi figli”. Il diavolo tenta allora GesĆ¹ chiedendogli di prostrarsi dinnanzi a lui in cambio del potere. Per Francesco “si puĆ² perdere ogni dignitĆ  personale, ci si lascia corrompere dagli idoli del denaro, del successo e del potere, pur di raggiungere la propria autoaffermazione. E si gusta lā€™ebbrezza di una gioia vuota che ben presto svanisce. CosƬ finiamo per fare i pavoni”. Ed ĆØ perĀ questo – continua – che “GesĆ¹ risponde: 'Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai'. Nella terza tentazione, poi, chiedendogli il diavolo “un miracolo eclatante”, GesĆ¹ respinge la tentazione che il Pontefice definisce diĀ voler ā€œtirare Dio dalla nostra parteā€, chiedendogli “grazie che in realtĆ  servono a soddisfare il nostro orgoglio”. Si tratta di tentazioni – osserva il Santo Padre – “estranee al modo di agire di Dio” perchĆ© danno solo “illusione di poter cosƬ ottenere successo e felicitĆ ”. Dio, piuttosto, ci indica i rimedi: “la vita interiore, la fede in Dio, la certezza del suo amore. La certezza che Dio ci ama, che ĆØ padre”. Di qui il suo invito: “Approfittiamo dunque della Quaresima, come di un tempo privilegiato per purificarci, per sperimentare la consolante presenza di Dio nella nostra vita”. A proposito di Quaresima, il Papa ha chiesto ai fedeli al termine dell'Angelus “un ricordo nella preghiera per me e per i collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di Esercizi Spirituali“.

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